In Italia entreranno nel nuovo Europarlamento solo le liste che supereranno quota 4%. Va ricordato che questa soglia di sbarramento varia da Paese a Paese in Europa, perché non esiste una legge elettorale europea uguale per tutti. Ben 13 Paesi europei non hanno inserito alcuna soglia, tra cui Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio e Olanda.
Vi è comunque un limite massimo imposto dall’Ue all’asticella d’ingresso (5%) adottato da Francia, Repubblica Ceca, Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia.
L’italiano 4% è stato scelto anche da Austria e Svezia, mentre la Grecia ha optato per il 3%. A Cipro, invece, la soglia di sbarramento è fissata ad un curioso 1,8%.
Ma veniamo al caso Italia. Esclusi da questa corsa al 4% perché ben al di sopra nei sondaggi ci sono nell’ordine: la Lega, il Movimento 5 Stelle (M5S), il Partito Democratico (PD) e Forza Italia. Quest’ultima è data da SWG al 9,9%, più del doppio della percentuale richiesta per ottenere eletti.
Molto diverso il discorso per le altre liste che si presentano in Italia. Dai sondaggi la realtà più tranquilla sembra Fratelli d’Italia, che è scesa dal 5% della settimana precedente al 4,6%, ma rimane di oltre mezzo punto sopra la soglia di sbarramento.
Più a rischio sia La Sinistra che la lista +Europa/Italia in Comune, date rispettivamente al 2,8% (in calo dello 0,3%) e al 2,7% (in flessione dello 0,2%).
Lontana dall’obiettivo la lista ambientalista Europa Verde (1,8% e in crescita dello 0,3%).
Non è difficile ipotizzare che nelle tre settimane scarse che mancano al voto queste realtà punteranno a fare più rumore possibile nella campagna elettorale in corso, in modo da guadagnare la visibilità sufficiente per crescere quanto basta e conquistare eletti.
E’ altrettanto indubbio che l’election day previsto in occasione delle europee che prevede il voto amministrativo in 3829 Comuni italiani (poco sotto il 50% del totale) aumenterà fisiologicamente anche l’affluenza al voto degli italiani per le europee, e sarà un fattore importante (determinante?) per il risultato finale delle liste sopracitate.
Il rischio evidente è che la soglia di sbarramento (e i sondaggi in corso) allontanino i potenziali elettori di queste liste dalla scelta. E solo il risultato delle urne ne potrà dare conferma.
Paolo Bozzacchi