Politica

Elly Schlein su lavoro, sanità e migranti. Ecco l’altra Italia

19
Aprile 2023
Di Giuliana Mastri

Il Pd di Elly Schlein sta venendo fuori e sulle questioni principali vuole far sentire chiaramente la sua voce, delineando l’«altra Italia» che il polo progressista intende incarnare. Per questo la segretaria ha parlato oggi pomeriggio in conferenza stampa davanti ai giornalisti, spiegando la posizione dei Dem sul Pnrr, la sanità, il lavoro e l’immigrazione.

Le comunità energetiche

«Siamo preoccupati per l’attuazione del Pnrr e intendiamo vigilare. – ha detto Schlein – Se il governo vuole rimodulare il piano da parte nostra c’è disponibilità a collaborare, ma controlleremo affinché effettivamente il 40% delle risorse vada al sud e si badi all’occupazione femminile, con la riduzione divario di genere. Abbiamo chiesto al Ministro Fitto di riferire in Aula». Da Fitto il Pd si aspetta una delucidazione su come stia progettando la modifica del piano e quali fondi vengono coinvolti. Il Piano di Ripresa e Resilienza ora chiama in causa anche i 2,7 miliardi di RePowerEu per il potenziamento energetico del Paese. E allora Elly Schlein sottolinea: «Ci vogliono risposte certe sulle comunità energetiche, che aiuterebbero molte famiglie a risparmiare sulle bollette abbassando le emissioni inquinanti, ma vediamo poco impegno in merito. I mesi persi per la centralizzazione amministrativa del Pnrr rischiano di farci avere altri ritardi, concentriamoci sugli obiettivi».

La salute di prossimità

Lo sviluppo passa anche da una sanità efficiente, in merito alla quale Elly Schlein ha detto di essere molto sensibile, non condividendo l’impostazione del governo. «Gli otto miliardi prevedibili nella prossima manovra annunciati da Schillaci non sono neanche sufficienti a coprire l’inflazione e a giudicare dal Def il quadro non è buono, anzi il Fondo Sanitario non aumenta», avverte Schlein, premendo anche sulla piena attuazione del Dl 77 sulla sanità territoriale, per una sanità più territoriale. Secondo la segretaria non si può considerare trascurabile l’investimento nelle Case della Salute, ad esempio nei quartieri periferici e nelle aree montane. In modo che si possa anche intervenire in merito all’assistenza per le persone non autosufficienti.

Salari

Neanche dal lato del lavoro il Pd si fida della maggioranza. Oltre a ribadire il salario minimo, Elly Schlein ha detto che a spanne per un serio abbattimento del cuneo fiscale servono almeno altri dieci miliardi, condannando l’aver ritoccato i requisiti per Opzione Donna. Per permettere a molte donne di uscire prima dal mercato del lavoro aspettavamo aggiornamenti dal governo che non sono mai arrivati». Allora la leader del Partito Democratico è passata ad analizzare il Decreto Lavoro del governo, che «si profila come uno spezzatino del reddito di cittadinanza. Istat dice che lo strumento ha aiutato a contrastare la povertà e anche se ha difetti l’Italia non può permettersi di scardinarlo con queste sacche di lavoro povero che abbiamo». La tutela dei redditi insomma è un terreno di confronto e divergenza, Schlein lo ha giudicato anche dal punto di vista del nuovo codice sugli appalti, in cui «subappalti a cascata schiacciano le tutele del lavoro».

Come l’Ungheria?

Elly Schlein non ha avuto remore di bocciare tutta la linea della maggioranza sul tema migranti. Il «Decreto Cutro cerca di portare l’Ungheria in Italia smantellando il modello d’accoglienza diffuso. Fa peggio dei decreti sicurezza di Salvini». Schlein è convinta che in questo modo si va verso un modello di concentrazione, costruendo punti di crisi alle frontiere che nascondono insidie. Così si trattengono per mesi persone in hotspot che non hanno un pieno inquadramento giuridico e si rischiano condanne al Tribunale diritti dell’uomo. Se «fin ora si trattiene un immigrato in genere fino all’identificazione, ora lo si trattiene fino all’inizio della procedura semplificata alla frontiera. Ma lasciare i migranti fuori dai Sai (i centri del sistema di accoglienza e integrazione) è un rischio perché abbandona tante persone fragili per strada non risolvendo nulla». E sulla protezione speciale, che Schlein non vuole venga abolita, fa notare che non è vero esista solo in Italia.

Su questi nuclei gli elementi per una visione di Paese diversa. A questa si lavorerà nella prima riunione della nuova segreteria, programmata venerdì mattina a Riano. Il luogo non è casuale, perché lì fu ritrovato nel 1924 il corpo assassinato di Giacomo Matteotti.

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