Politica

Elezioni, Renzi allarga la coalizione

12
Dicembre 2017
Di Redazione

Il Consiglio dei ministri dà il via libera alle modifiche al decreto legislativo sui collegi elettorale, raggiungendo così l’ultimo step prima dell’apertura ufficiale della campagna elettorale. C’è fermento in largo del Nazareno nella sede del Pd. I dem stanno costruendo il programma e delineando il quadro delle alleanze. Dopo l’addio di Pisapia, sta prendendo corpo la coalizione definitiva con cui il Pd si presenterà alle elezioni.

Dopo la direzione di ieri di Alternativa popolare che ha optato per una separazione consensuale, appare assai probabile che al fianco dei democratici correrà una lista di centristi che ruoterà attorno alle figure di Lorenzin e Casini e che potrebbe vedere anche la partecipazione di altri esponenti moderati come Tabacci. I nomi nuovi per la lista a sinistra sono invece quelli del sindaco di Cagliari Zedda, di Smeriglio, Bonelli, Nencini e Ragosta. Domani il sindaco di Cagliari sarà a Roma per degli incontri. Si sta studiando il simbolo: una delle ipotesi è che la lista si chiami Sinistra progressista e preveda il logo dei Verdi e dei Socialisti. Il nome non è ancora definito ma la tesi è di inserire la parola sinistra per cercare di richiamare anche chi è orientato a partecipare al progetto di Grasso. Il segretario dem Renzi ha chiesto di accelerare per chiudere il perimetro e attende anche la formazione di Della Vedova e Bonino +Europa. Le tre liste satellite che graviteranno intorno al Pd hanno come obiettivo di raggiungere insieme il 4-5%.

Matteo Renzi però in queste ore si dedica in modo intensivo al programma: al centro lavoro, tasse, salute ed Europa. "Inizia la campagna elettorale e penso che sia importante discutere di argomenti concreti per il futuro", attacca Renzi, "noi come Pd abbiamo le idee chiare: siamo convinti europeisti ma vogliamo un'Europa diversa da quella tecnocratica che troppo spesso abbiamo conosciuto”.

I sondaggi, come l'ultima rilevazione Swg, continuano a dare un testa a testa Pd (25,5%) e M5s (25,8%) e per le coalizioni un vantaggio del centrodestra (35%) sul centrosinistra (31,6). Tra gli altri, gli 'altri di centrosinistra' sono dai al 2,4%, Ap al 2%, la lista Bonino allo 0,9%. La 'lista Grasso' è data al 5,6%.

L’attacco a “quattro punte” – come lo definisce Tommaso Ciriaco su Repubblica – è pronto a scendere in campo per rompere l’assedio che ha costretto lo stesso Renzi in difesa. Sarà la squadra vincente ?

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