Politica
Elezioni Basilicata, Renzi e Calenda col centrodestra di Bardi, Conte e Schlein puntano su Marrese
Di Giampiero Cinelli
Tutto pronto per le elezioni regionali in Basilicata, si vota il 21 e il 22 aprile e lo scontro vero è ancora bipolare, tra il centrodestra, che appoggia il governatore uscente Vito Bardi (Forza Italia) e il campo largo, ma non larghissimo, del centrosinistra a sostegno di Piero Marrese. «Il campo largo lo abbiamo fatto noi», ha detto il senatore Maurizio Gasparri, dopo che Italia Viva di Renzi e Azione di Carlo Calenda hanno ufficializzato di supportare il candidato del centrodestra, in seguito a un accordo programmatico raggiunto con Bardi, spiega Calenda.
Dalle indiscrezioni emerge però che il veto a Calenda è stato posto da Giuseppe Conte ed Elly Schlein, che insieme a Verdi-Sinistra e ai Socialisti hanno scelto su chi puntare. Marrese, 43 anni, presidente della Provincia di Matera dal 2018 e sindaco di Montalbano Jonico dal 2015, è laureato in giurisprudenza all’Università di Bari dove ha svolto anche attività di ricerca; libero professionista nella consulenza per la pubblica amministrazione, è stato il più giovane presidente della Provincia di Matera. Attualmente anche presidente dell’Upi Basilicata. «Ora è tempo di un nuovo impegno, dobbiamo proseguire insieme in questo nuovo percorso innovativo e come sempre il vostro sostegno sarà fondamentale per la crescita e lo sviluppo della nostra Lucania», dichiara Marrese, investito in poche ore dopo la rinuncia di Domenico Lacerenza, primario oculista, il quale parla di dissidi politici interni che lo hanno costretto a desistere.
Carlo Calenda non sceglie la via diplomatica e dopo l’accordo Pd-M5S scrive su X: «Schlein, dopo la figuraccia del candidato ritirato, ha riconfermato l’adesione al veto dei 5S sulla partecipazione di Azione alla nuova coalizione, confermando la definitiva svolta del Pd verso il campo populista e la leadership di Conte. La segretaria del Pd ha evitato qualsiasi interlocuzione, da noi ricercata in questi giorni più e più volte».
«Il governatore della Basilicata è un uomo delle istituzioni molto serio», esprime Matteo Renzi, mentre Maurizio Lupi riflette davanti ai microfoni che la collocazione naturale del centro è a destra. Vito Bardi le istituzioni le ha già servite da generale della Guardia di Finanza. Classe 1955 è nato a Potenza e vanta quattro lauree (economia e commercio, giurisprudenza, scienze internazionali e diplomatiche, scienze della sicurezza economica e finanziaria), assumendo la carica politica dopo la pensione. Arrivato alla presidenza della Regione nel 2019, dopo che il centrosinistra governava dal 1995, ora ambisce a continuare il percorso da lui avviato contando sull’alleanza, nel centrodestra, anche di Udc, Democrazia Cristiana e Noi Moderati.