Politica

Elezioni, Mattarella pensa a 4 o 11 marzo

31
Ottobre 2017
Di Redazione

È iniziato al Quirinale l'esame della legge elettorale. Tra venerdì e sabato si saprà qual è la valutazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul Rosatellum Bis. Come si legge sul Corriere della Sera in un articolo a firma Marzio Breda, due sono i nodi sotto la lente del Quirinale: "Il primo — cavalcato dai 5 Stelle — riguarda le liste che, alla prova delle urne, si attesteranno sotto il 3 per cento ma sopra l’1. In base al Rosatellum non porteranno in Parlamento propri rappresentanti, tuttavia, se il partito escluso farà parte di un’alleanza, consegneranno i loro consensi in dote alla coalizione, così che quei voti non andranno dispersi. Il secondo nodo è quello dei cosiddetti nominati, ossia della quota (molto alta) di coloro che saranno candidati dalle segreterie dei partiti, scelta che di fatto condiziona la libertà degli elettori". Su queste questioni però Mattarella ha un potere ben definito non essendo lui, come più volte sotolineato, il giudice delle leggi, eventualmente sarà la Corte costituzionale che evidenzierà eventuali profili di incostituzionlità del progetto di riforma elettorale. E' compito invece del presidente predisporre un calendario che conduca il Paese alle elezioni. Sempre secondo quanto si legge sul Corsera, il capo dello Stato avrebbe, infatti, già ipotizzato un percorso che prevede lo scioglimento delle Camere tra Natale e l’Epifania, in modo da far aprire le urne domenica 4 o domenica 11 marzo.

Anche questa decisione però è influenzata da fattori esterni quali ad esempio l'approvazione di un nuovo provvedimento, si pensi allo ius soli. Dipenderà quindi tutto dalle volontà dell'esecutivo che potrebbe voler far legiferare il Parlamento fino a marzo. Il premier Gentiloni da New Delhi, dov’è in missione, non si è sbilanciato: «Gli sforzi del governo hanno due fattori chiave. Da un lato continueremo a lavorare per migliorare le condizioni interne, portando il Paese alla conclusione naturale della legislatura nella primavera 2018. L’altro punto di riferimento ispiratore per noi è il mondo, attraverso l’Europa e attraverso speciali relazioni bilaterali».

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