Politica

Elezioni in Germania, governo a tre cercasi. Dovrà vincere la Politica

27
Settembre 2021
Di Paolo Bozzacchi

Un risultato senza precedenti dal Dopoguerra. Questo l’esito delle urne tedesche, dalle quali è uscita grande vincitrice la frammentazione del consenso politico tra cinque partiti, tutti oltre il 10%. I colossi SPD e CDU-CSU hanno fatto cilecca ed escludono di governare insieme. Essendo finiti entrambi non oltre il 25% e professandosi alternativi gli uni agli altri si sono complicati la vita, costringendo la Germania a formare un governo di coalizione a tre. Si apre la fase delle trattative. Ma l’esito è tutto fuorché scontato.

I Numeri

Primo partito per un soffio la SPD (socialdemocratici di Olaf Scholz): 25,7% e 206 seggi conquistati su un totale di 735. Segue la CDU/CSU di Armin Laschet, col 24,1% dei consensi e 196 seggi conquistati. Terzi i Verdi di Annalena Baerbock (GRUNE), con il 14,8% dei consensi e 118 seggi.  Seguono la FDP (liberaldemocratici) di Christian Lindner con l’11,5% e 92 seggi, poi la destra sociale di AfD (Alternative fur Deutschland) di Alice Weidel e Tino Chrupalla col 10,3% e 83 seggi e la sinistra radicale (Die Linke) di Janine Wissler e Dietmar Bartsch con il 4,9% e 39 seggi.

Governo “panafricano”o “Giamaica”?

Canta vittoria la SPD di Scholz. Indubbiamente ha vinto le elezioni (con un distacco di appena un punto e mezzo sulla CDU-CSU), ma i numeri non consentono loro di governare né da soli né tanto meno in una comoda e assonante coalizione. Escludono comunque di farlo con la CDU/CSU. Ecco alle porte, dunque, la cosiddetta soluzione rosso-giallo-verde (i colori ufficiali panafricani), tanto che Schloz a caldo ha dichiarato: “Gli elettori hanno parlato con grande chiarezza. Hanno detto chi deve formare il governo. Tre partiti si sono rafforzati: i Verdi, la Spd e i liberali e sono loro che hanno il compito di formare e guidare il prossimo governo”.

L’alternativa sarebbe l’incarico a sorpresa alla CDU-CSU e l’alleanza di questi ultimi con Verdi e Liberali (nero-giallo-verde colori giamaicani).

La CDU-CSU non molla

Se la SPD canta vittoria, la CDU dell’emerita Angela Merkel dunque non molla. Il vicepresidente e ministro della Salute Jens Spahn in un’intervista oggi allo Spiegel dopo aver chiesto un cambio radicale interno al partito e definito “amaro” il risultato, ha dichiarato di credere che il leader CDU-CSU Armin Laschet possa comunque guidare il prossimo governo. “Può riunire e tenere insieme diversi partner, costruendo ponti”. A testimonianza di come la costruzione del governo rosso-giallo-verde da parte della Spd non sia affatto cosa facile. 

La trattativa tirerà per la giacca l’UE

I liberali della FPD sono la quarta forza in campo, e possono contare su 92 seggi decisivi per la formazione del prossimo governo, a prescindere dai colori che avrà. Punto di forza del programma liberale è l’austerità europea, e a quanto si apprende anche su questa si tratterà per formare il nuovo governo. Il neo eletto Thorsten Lieb: “Tutto il denaro che l’UE sta distribuendo dopo il Covid non aiuta la stabilità finanziaria, per noi una priorità”.    

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