Il Ddl Sicurezza arriva oggi in Cdm alle 18 ma ora sottoforma di decreto legge. Scelta la strada della semplificazione per agevolare il lavoro su un documento che è stato da subito divisivo, sia in parlamento che nel governo. I ministri dovranno dare ulteriore via libera per permettere alla legge di continuare il suo iter istituzionale fino all’entrata in vigore. Ottenuto infatti l’ok alla Camera, manca l’approvazione del Senato, che tarda ad esserci per via del forte scontro sul testo, su cui anche il Colle ha fatto dei rilievi formali.
Possibili profili di incostituzionalità sono stati paventati su alcune norme, che nella versione che oggi il Cdm esaminerà dovrebbero non comparire o essere riviste: stiamo parlando della cancellazione del divieto di detenzione per le madri con figli fino a dodici mesi d’età, dell’obbligo di presentare valido permesso di soggiorno per un immigrato che voglia acquistare una Sim e il divieto dell’iscrizione automatica, nel registro degli indagati, per le forze dell’ordine sospettate di aver commesso reati nell’esercizio delle loro funzioni. Riguardo alla detenzione delle madri la pena delle detenzione torna facoltativa e sarà valutata in base alla pericolosità del soggetto, mentre per le forze dell’ordine cade il cosiddetto “scudo penale” ma dovrebbero essere concepite una serie di tutele.
I migranti potranno acquistare carte telefoniche con soltanto la carta d’identità o passaporto, in alternativa sono ammessi anche «il documento di viaggio equipollente o un documento di riconoscimento che siano in corso di validità».
Altra norma discutibile era quella legata ai servizi segreti: modificato l’articolo 31 che introduceva l’obbligo per le amministrazioni pubbliche e le partecipate di rispondere alle richieste di collaborazione dei servizi segreti. Si torna alla mera facoltà.
Con i 38 articoli del Dl sicurezza, che il Quirinale vorrà di nuovo vedere dopo il passaggio in Cdm, si introducono oltre venti tra nuovi reati e fattispecie, come l’occupazione abusiva di immobile o il blocco stradale o ferroviario. Dovrebbe rimanere anche lo stop alla cannabis light, decisione su cui è montata la polemica.
