Politica

Cosa bolle nella pentola Nato di Bucarest

29
Novembre 2022
Di Paolo Bozzacchi

“La NATO è vigile ed è pronta a difendere ogni centimetro del suo territorio”. Così oggi il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, in apertura della due giorni di vertice ministeriale a Bucarest, in Romania. Il collegamento logico viene spontaneo: è uno Jens Stoltenberg alla maniera di Al Pacino, nel discorso motivazionale per antonomasia del film “Ogni maledetta domenica”. Che parla dal primo evento di alto livello della Nato che si tiene in uno Stato del fianco orientale (Romania), considerato la prima linea di difesa dell’Alleanza dall’inizio dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, lo scorso 24 febbraio.

La fretta del Generale inverno

Il discorso motivazionale forte di Stoltenberg riflette il momento internazionale: catartico. Il Generale inverno sta iniziando a dettare i tempi del conflitto in Ucraina. E Stoltenberg rilancia, anche rispetto alla dichiarazione della vigilia: “Putin sta cercando di usare l’inverno come una arma da guerra”. Che oggi è diventata: “Putin sta fallendo in Ucraina e sta rispondendo con più brutalità, attaccando le infrastrutture del gas, le linee elettriche e cercando di privare gli Ucraini di acqua, elettricità, luce e riscaldamento”.

Poi rassicura: “Gli alleati continueranno a fornire un sostegno all’Ucraina senza precedenti e aiuteranno a ricostruire le infrastrutture di gas ed energia, e ovviamente continueranno anche a fornire sistemi di difesa aerea”.

Massimo supporto alla Moldavia

In termini di preoccupazione massima, questa è stata espressa da Stoltenberg per la Moldavia. “E’ un partner della Nato e riceve sostegno dagli alleati Nato e dall’UE. I Moldavi hanno sofferto in particolare a causa dei blackout, che sono la diretta conseguenza della guerra in Ucraina. Quindi si tratta di aumentare il sostegno pratico alla Moldavia e anche di mandare il chiaro messaggio che questa guerra non deve allargarsi al di là dell’Ucraina”.

L’appello all’Iran

“Sappiamo che la Russia è a corto di munizioni e che si è rivolta all’Iran per tentare di averne di più”, ha detto Stoltenberg. “Diciamo chiaramente che nessun Paese deve sostenere questa guerra illegale: quindi l’Iran e nessun altro Paese devono fornire alla Russia missili, droni o alcuna altra cosa che possa aiutare Mosca a continuare questa brutale guerra di aggressione all’Ucraina”. 

Nuovi ingressi: Finlandia più avanti della Svezia

A Bucarest andrà in scena un nuovo trilaterale tra i ministri degli Esteri di Turchia, Svezia e Finlandia. Ma è la cautela a prevalere sul rapido ingresso dei due Paesi nordici nell’Alleanza. i dubbi della Turchia sono espressi direttamente dal Ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu: “Il dialogo procede positivamente”, rassicura, “Tuttavia siamo ancora in attesa di passi concreti, attendiamo che Svezia e Finlandia vengano incontro alle nostre preoccupazioni, procedano con le estradizioni e approvino una legislazione adeguata. Il problema è soprattutto con la Svezia, non con la Finlandia”. I due Paesi Scandinavi si sono impegnati firmando un memorandum d’intesa nel vertice di Madrid sia a consegnare i terroristi di cui Ankara chiede l’estradizione, sia ad abolire l’embargo deciso nel 2019 che sanciva il divieto di vendere armi alla Turchia. Ma ancora gli impegni non sono stati interamente mantenuti. E la sensazione è che Bucarest sia soltanto una tappa di un percorso che si concluderà in seguito.  

La posizione dell’Italia espressa dal Vice Premier Antonio Tajani

“Vogliamo difendere l’indipendenza di alcuni Paesi, non solo l’Ucraina, che rischiano di essere attaccati e di vedere minacciata la loro indipendenza”. Così il Vice Premier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in arrivo alla riunione con gli omologhi della Nato a Bucarest. “L’Italia e la Nato sono dalla parte della libertà, del rispetto del diritto internazionale, dell’indipendenza dei Paesi come la Moldova e la Georgia”.

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