Politica

Come sonnambuli verso una rissa mortificante (ma pericolosa)

05
Agosto 2024
Di Daniele Capezzone

Il mondo si preoccupa della deflagrazione (già in atto: altro che “escalation” futura) in Medio Oriente, e si divide tra quanti, a mio avviso correttamente, individuano nell’Iran l’origine dell’avvelenamento dell’area e quanti invece, guidati da un’ostilità che avevano appena celato nell’immediato post 7 ottobre, incolpano di tutto Israele, come se la responsabilità della crisi fosse dell’unico stato democratico della regione. 

Ecco, qui in Italia invece, in un diluvio di chiacchiere estive, camminiamo come sonnambuli verso una rissa mortificante (ma assai pericolosa), che ha toccato il suo punto più basso il 2 agosto scorso, quando tutta la prima linea del Pd, Schlein in testa, ha aderito alle accuse scagliate contro il governo dal presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna (a sua volta un ex parlamentare dem), il quale ha senza mezzi termini sostenuto che le “radici” di quella orribile stagione siano nell’attuale destra di governo. 

Ora, se – senza fare un plissé – si accusano gli avversari nientemeno che di stragismo, è evidente che ogni possibilità non solo di dialogo ma addirittura di convivenza, salta definitivamente. Delle due l’una: o c’è pressoché totale inconsapevolezza del significato delle parole e del loro peso, oppure si è consapevolmente deciso di incendiare il clima da qui all’autunno-inverno, puntando su una campagna di scontro frontale che metta in causa la legittimità stessa dell’avversario. 

Tutto possibile in politica? Può darsi. Ma occorre interrogarsi sulle conseguenze di ogni scelta. I piromani estivi devono sapere che dopo una stagione di incendi rimane – per forza di cose – soprattutto terra bruciata. Abbiamo la sensazione che alcuni non se ne rendano perfettamente conto.

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