Politica

Cdm, le novità su Superbonus, fisco e proroghe

29
Dicembre 2023
Di Giampiero Cinelli

Il Cdm di fine anno porta con sé importanti novità su fisco, bonus edilizi e in materia di proroghe, contenute appunto nell’atteso Decreto Milleproroghe.

Il Superbonus

L’accordo di maggioranza su come gestire il dossier Superbonus è stato trovato. Forza Italia è riuscita a far comprendere l’urgenza – anche se una monifica del bonus era già stata varata – di intervenire su situazioni in cui è a rischio la tenuta finanziaria di famiglie e imprese. Le mosse specifiche saranno racchiuse in un decreto ad hoc.

Dove resta il 110%

«In relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul “Superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d’imposta (ancora al 110%) per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023». Mentre «per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste» a legislazione vigente (dunque al 70% di credito d’imposta).

Risorse ai i redditi bassi per finire i lavori con lo sconto massimo

«Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri “Superbonus 110%” che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi».

Per le persone fragili

Previa verifica e asseverazione dei casi idonei, esigendo peraltro la tracciabilità dei pagamenti, sarà ancora possibile usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito da parte delle persone disabili e certamente qualora si tratti di lavori d’abbattimento delle barriere architettoniche.

Demolizione e ricostruzione

«A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo».

La riforma fiscale

Il Cdm ha poi approvato quattro decreti legislativi di attuazione della delega al Governo per la riforma fiscale. A beneficio delle Onlus, delle associazioni umanitarie (religiose o laiche) e degli enti del terzo settore, viene modificato «il testo approvato in esame preliminare nella parte relativa alle disposizioni di revisione della detrazione dall’imposta lorda, spettante per l’anno 2024, per le erogazioni liberali a favore di tali soggetti. Anche nel 2024, quindi, le donazioni effettuate verso questi soggetti non saranno sottoposte alla decurtazione di 260 euro, che rimane invece ferma per le erogazioni liberali in favore dei partiti politici».

Avvocati e commercialisti

Dunque le modifiche attinenti «al regolamento relativo ai compiti, agli adempimenti e ai requisiti richiesti agli avvocati e ai dottori commercialisti abilitati al rilascio della certificazione del tax control framework (TCF), prevedendo che ai suddetti professionisti, ai fini del rilascio della certificazione, è consentito di avvalersi dei consulenti del lavoro per le materie di loro competenza. Resta fermo in ogni caso che il professionista indipendente abilitato al rilascio, anche in ordine alla conformità ai principi contabili, è esclusivamente quello iscritto all’albo degli avvocati o dei dottori commercialisti ed esperti contabili».

Il contenzioso tributario

Ci sarà la compensazione delle spese di giudizio, «anche in caso di soccombenza reciproca e quando ricorrono gravi ed eccezionali ragioni, o quando la parte è risultata vittoriosa sulla base di documenti decisivi che la stessa ha prodotto solo nel corso del giudizio».

Si prevede inoltre che, «alla parte che lo abbia richiesto, sia garantito il diritto di discutere da remoto anche in caso di discussione in presenza e si chiarisce che, nel caso in cui una parte chieda di discutere in presenza, il giudice e il personale amministrativo partecipano sempre in presenza».

Cambia lo statuto dei diritti del contribuente

«Per gli atti di accertamento adottati all’esito del contraddittorio con il contribuente, è richiesto l’obbligo di una motivazione rafforzata rispetto alle deduzioni non accolte.

Si rivede il regime temporale del contraddittorio preventivo, escludendo la possibilità di prorogare il termine ordinario di 60 giorni.

Si introduce nello Statuto del contribuente la disciplina in tema di nullità, estendendo la stessa anche ai casi di difetto assoluto di attribuzione e di violazione e/o elusione del giudicato.

Si amplia la casistica delle ipotesi di autotutela obbligatoria ad altre fattispecie, quali la mancata considerazione di pagamenti d’imposta regolarmente eseguiti, la mancanza di documentazione successivamente sanata non oltre i termini di decadenza e l’errore sul presupposto dell’imposta. Si innalza a un anno il limite temporale per procedere all’autotutela dopo la definitività dell’atto.

Si riqualificano come annullabili gli atti dell’Amministrazione finanziaria adottati in difformità dal contenuto della risposta, espressa o tacita, precedentemente resa a un’istanza di interpello».

Milleproroghe

Rispetto al Decreto Milleproroghe, di seguito le principali novità per i dipendenti pubblici, gli enti e le attività economiche.

Assunzioni

Varato, «sino al 31 dicembre 2024, l’utilizzo temporaneo di un contingente di segretari comunali e provinciali da parte del Dipartimento della funzione pubblica; prorogata, sino al medesimo termine, l’autorizzazione ad assunzioni a tempo indeterminato relative al comparto sicurezza-difesa e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, quelle relative alle cessazioni verificatesi negli anni 2013-2022, quelle a valere su apposito Fondo e, per il Ministero dell’interno, quelle relative a determinate unità di personale, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste nell’ambito della vigente dotazione organica.

Inoltre, prorogate sino al 30 giugno 2024 le convenzioni stipulate in materia di lavoratori socialmente utili e le assunzioni in deroga a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, prevedendo che le procedure concorsuali già autorizzate per il triennio 2018-2020, per il triennio 2019-2021 per l’anno 2020 e per il triennio 2021-2023, possano essere espletate sino al 31 dicembre 2024.

Prorogata al 30 giugno 2026 la durata massima di 36 mesi dei contratti del personale assunto a tempo determinato addetto all’ufficio per il processo e la durata massima di 36 mesi dei contratti del personale assunto a tempo determinato per il supporto alle linee progettuali per la giustizia del Pnrr».

Gli esami abilitanti

Slittano a fine 2024 i termini per fissare le modalità di svolgimento degli esami di Stato di abilitazione alle professioni e dei tirocini professionalizzanti e curriculari, così come quelli per indire le procedure di conferimento degli assegni di ricerca. Sempre in tema, Cassa depositi e prestiti potrà erogare mutui anche nel 2024 per l’edilizia universitaria. Mentre slittano di un altro anno i corsi di formazione per i magistrati.

Agevolazioni

In favore delle imprese 4.0, prorogati i termini per gli acquisti strumentali agevolati fino al 30 giugno 2024, mentre nel settore agricolo sono state prorogate le misure per il contenimento della Xylella. Per quanto riguarda la sanità, è stato ulteriormente rinviato l’obbligo di fatturazione elettronica per medici e operatori sanitari ed estese per tutto il 2024 le misure straordinarie per dare incarichi lavorativi autonomi a medici specializzandi e personale delle professioni sanitarie.

Riqualificazione di Caivano

Infine, via libera alla riqualificazione di Caivano, un piano straordinario infrastrutturale e di riqualificazione funzionali al territorio. Consisterà in un «ampio e condiviso programma di interventi, finalizzato a delineare un nuovo scenario di sviluppo per il Comune di Caivano e per i comuni limitrofi e a incrementare il livello di attrattività dell’area metropolitana, degli investimenti, rafforzando i consumi, l’inclusione e la coesione territoriale, economica e sociale. In relazione alle diverse linee di intervento, il piano straordinario identifica tre macroaree, ognuna delle quali presenta diversi ambiti di azione che, a loro volta, sono suddivisi in schede progettuali», ovvero: interventi infrastrutturali urgenti di riqualificazione; interventi per fronteggiare le situazioni di vulnerabilità sociale e disagio giovanile; rafforzamento della capacità amministrativa, gestionale e operativa.