Politica

Fratelli d’Italia presenta la “Carta dei doveri” per i richiedenti asilo: «Chi arriva deve aderire al nostro modello culturale»

08
Aprile 2025
Di Giuliana Mastri

Una proposta di legge per integrare l’opuscolo informativo destinato ai migranti e una campagna di sensibilizzazione su scala nazionale: è questo il doppio binario dell’iniziativa lanciata da Fratelli d’Italia per rafforzare il rispetto dei doveri di chi arriva in Italia. Il progetto di una Carta dei Doveri per i Richiedenti asilo, illustrato durante una conferenza stampa alla Camera, porta la firma dei deputati Sara Kelany e Francesco Filini.

Il cuore della proposta è la revisione del decreto del 2008, con l’introduzione di una vera e propria “Carta dei doveri” per chi fa richiesta di protezione internazionale. L’obiettivo, spiegano i promotori, è rendere più espliciti gli obblighi da osservare sul suolo italiano, in particolare in tema di rispetto della donna, parità di genere e condanna di qualsiasi condotta illecita.

«Questa proposta», ha sottolineato la prima firmataria Sara Kelany, «è il frutto del lavoro svolto in molti anni dal partito. La norma attualmente prevede che i richiedenti vengano informati dei loro diritti e doveri, ma la parte relativa ai doveri è troppo generica. Riteniamo che per avere vera integrazione sia necessario essere consapevoli della propria cultura per poi interessarsi a quella dell’altro. Pretendiamo che chiunque voglia rimanere sul territorio nazionale debba aderire a un modello culturale e valoriale».

Critica verso le gestioni passate, Kelany ha accusato le sinistre di aver «sgovernato il fenomeno» migratorio e ha ribadito: «I nostri valori e il rispetto delle leggi non sono negoziabili».

Sulla stessa linea anche il presidente dei senatori di FdI, Lucio Malan, che ha denunciato come attualmente «la legge metta sullo stesso piano diritti e doveri, ma in realtà i doveri sono concentrati in poche righe e sono più che altro le modalità attraverso le quali si ottiene l’asilo». Malan ha aggiunto: «È importante bilanciare e chiarire le due cose. Anche gli opuscoli sono stati redatti con una certa forma mentis che noi vogliamo cambiare».

Il capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, ha parlato di un cambio di prospettiva necessario: «Con questa legge si ribalta la prospettiva con elementi di concretezza e si rimuove la possibilità di incomprensioni o equivoci. Non è solo un aspetto formale e culturale, ma anche un richiamo preciso e cogente al quadro giuridico vincolante».

A completare il quadro, Francesco Filini ha definito la proposta «un altro tassello nel mosaico della lotta all’immigrazione clandestina», aggiungendo che il messaggio del partito sul tema è «in controtendenza rispetto al passato. Diciamo chiaramente che l’Italia non è il paese di Bengodi». Filini ha infine ringraziato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «per il lavoro svolto al Viminale».

Nel dettaglio, la proposta mira a riequilibrare l’attuale opuscolo informativo, giudicato squilibrato in favore dei diritti a discapito dei doveri. «Nell’opuscolo informativo, l’elenco dei doveri cui attenersi una volta giunti sul territorio nazionale trova uno spazio limitato», hanno lamentato Kelany e Filini. «Molti richiedenti asilo si sono resi responsabili di atti di vandalismo, di vilipendio delle istituzioni, di violenze contro le donne e le forze dell’ordine. È evidente che molti stranieri che arrivano in Italia legalmente faticano a conformarsi al sistema valoriale e ordinamentale della nostra comunità nazionale».

Particolare attenzione viene posta sul tema del rispetto delle donne: «È necessario porre l’attenzione sul rispetto della donna e della parità di genere», hanno sottolineato i promotori della legge, «proprio perché esse sono spesso vittime di atteggiamenti violenti e mortificanti giustificati da un approccio culturale che le considera in posizione di subalternità rispetto all’uomo».

La campagna nazionale, che accompagnerà l’iter parlamentare della proposta, punta a diffondere questi messaggi in modo capillare, rafforzando un’impostazione rigorosa sui valori fondanti della società italiana.