Politica

Camera, arriva l’IA per uffici, deputati e cittadini: ecco i progetti premiati

25
Luglio 2024
Di Ilaria Donatio

L’Intelligenza Artificiale generativa entra alla Camera, con tre progetti destinati al supporto degli uffici di Montecitorio, dei deputati stessi e dei cittadini che vogliono conoscere l’attività dei loro rappresentanti. I progetti sono stati premiati, stamane, in una cerimonia a Montecitorio dal presidente Lorenzo Fontana e dalla vicepresidente Anna Ascani che guida anche il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione, vale a dire l’Organismo che ha svolto una approfondita indagine sull’IA nell’attività parlamentare, ed ha promosso una manifestazione di interesse rivolta a giovani studiosi, ricercatori, centri di competenze universitari, enti di ricerca e intende raccogliere progetti di utilizzo dell’Intelligenza artificiale generativa. 

I progetti selezionati
Sono stati 28 i progetti di diverse università e centri di ricerca italiani ad aver aderito e tre i vincitori, selezionati per ciascun ambito di interesse da una commissione di esperti presieduta da Luciano Floridi.

Il primo progetto premiato, illustrato durante la premiazione da Andrea Colombo, è denominato Legislab, ed è stato sviluppato dal Politecnico di Milano e dall’Istituto Einaudi. Destinato agli uffici della Camera, è una piattaforma per l’analisi della legislazione italiana e di supporto per la redazione di nuove leggi. L’ambito di riferimento era quello di “reperire e organizzare informazioni qualificate”.

Destinato invece ai parlamentari, è il progetto GenAI4Lex, sviluppato da un corsorzio di università (Alma Mater, Luiss, Cnr, Università di Torino), illustrato dalla professoressa Monica Palminari. Esso vuole essere un supporto al drafting dei testi legislativi, all’analisi degli emendamenti e dei riferimenti normativi, e alla compliance del testo rispetto al quadro normativo preesistente. Il secondo ambito a cui questo progetto si riferiva era “supportare la predisposizione degli atti di iniziativa”.

È invece rivolto ai cittadini il terzo progetto premiato, DepuChat, sviluppato dall’Università Roma 3 e dall’Università di Firenze, illustrato durante la cerimonia dal prof. Carlo Colapietro. Si tratta di un chatbot che attraverso l’Intelligenza generativa permette di scandagliare dati e informazioni custoditi nei siti della Camera per fornire agli utenti risposte alle loro domande sull’attività dei loro rappresentanti in Parlamento. Il terzo ambito di riferimento era relativo a “conoscere l’attività della Camera”.

Fontana: grandi opportunità da applicazione IA in istituzioni
L’integrazione dell’Intelligenza artificiale nel contesto istituzionale offre notevoli opportunità in termini di efficienza, ha sottolineato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in apertura della premiazione dei progetti vincitori della manifestazione di interesse per l’utilizzo dell’IA generativa a supporto del lavoro parlamentare lanciata da Montecitorio.

L’Intelligenza artificiale può “ottimizzare l’elaborazione documentale, supportare i singoli deputati nelle proprie attività e rendere questa mole di dati accessibile ai cittadini in modo semplice e completo. Ma non possiamo ignorare i rischi che questo sistema porta con sé. I risultati di qualunque sistema automatizzato non possono sottrarsi a un’attenta revisione da parte di operatori in possesso di competenze adeguate.

Occorre preservare la componente umana in tutti i processi operativi e decisionali, anche per evitare criticità nell’interpretazione e nella produzione dei dati. È indispensabile che gli orizzonti futuri dell’Intelligenza artificiale esprimano un’idea di sviluppo basata comunque sulla centralità dell’essere umano. In questo modo, tutti potranno beneficiare dei vantaggi di innovazioni senza precedenti”. 

Ascani, tutelare la centralità della persona
“Anche di fronte a una rivoluzione epocale, come quella rappresentata dall’intelligenza artificiale”, ha detto Anna Ascani (Pd), “al centro c’è e deve esserci sempre, la persona. Con i suoi diritti, i suoi talenti, le sue fragilità. Ma soprattutto con la sua capacità di decidere. Perché è in questa capacità che risiede la ‘specificità’ umana. E, allo stesso tempo, la speranza per il futuro di tutti”.

Il nucleo di questa riflessione, “il richiamo alla responsabilità in quanto decisori politici, la necessità di un approccio antropocentrico sono stati tratti distintivi della nostra azione: vigilare affinché la facile accessibilità alla conoscenza che l’IA genera non sia un abbaglio, un’allucinazione democratica. E agire perché sia chiaro a tutti che nessuna innovazione è neutrale e che, senza un solido protagonismo responsabile e una strutturata regolamentazione, si corre il rischio concreto di rimanere assoggettati a oligarchie interessate unicamente al profitto e al potere”.

Cosa diceva il bando
La manifestazione di interesse riguardava da un lato, la definizione di strumenti (i cosiddetti proof of concept) a supporto delle attività di predisposizione della documentazione per i deputati e, dall’altro, la proposta di idee (call for ideas) che consentano l’accesso e l’utilizzo della documentazione dell’attività parlamentare da parte dei cittadini in modo più completo ed inclusivo.
I destinatari erano giovani studiosi, ricercatori, centri di competenze universitari, enti di ricerca e intende raccogliere progetti di utilizzo dell’Intelligenza artificiale generativa per reperire e organizzare informazioni qualificate, per supportare la predisposizione degli atti di iniziativa, per far conoscere la documentazione e l’attività parlamentare in modo più completo e inclusivo.

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