Politica

Ballottaggi, Centrosinistra vince in tutti i capoluoghi di regione

24
Giugno 2024
Di Ilaria Donatio

Hanno chiuso puntualmente alle 15 i seggi, dando il via alle operazioni di spoglio per determinare i vincitori dei ballottaggi delle elezioni amministrative in tutta Italia. Sulla base dei primi dati su Firenze e Bari secondo il decision desk di Youtrend per SkyTg24, Sara Funaro e Vito Leccese risulterebbero eletti sindaci rispettivamente a Firenze e Bari.

A Firenze Funaro avanti al 60%, Schmidt al 39%
Mentre sono state scrutinate le prime 123 sezioni su 360, a Firenze la candidata del centrosinistra Sara Funaro è avanti con il 60,08% e il candidato del centrodestra Eike Schmidt è al 39,02%. Atmosfera di festa al suo comitato elettorale, all’interno della sala riservata agli esponenti della coalizione si sentono molti applausi, in coincidenza dell’arrivo dei risultati delle sezioni scrutinate, con Funaro in netto vantaggio. All’interno del comitato sono presenti il segretario toscano del Pd Emiliano Fossi, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco uscente Dario Nardella, il segretario cittadino Andrea Ceccarelli.

Bari, Leccese viaggia intorno a quota 70%
Tra i ballottaggi rilevanti in questa tornata di elezioni amministrative spicca quello di Bari, dove si sono sfidati da una parte Vito Leccese, candidato del centrosinistra con il Pd e altre liste civiche, e dall’altra Fabio Romito, appoggiato dal centrodestra

In netto vantaggio a Bari con circa il 70% delle preferenze il candidato sindaco del centrosinistra, Vito Leccese, rispetto al candidato del centrodestra, Fabio Romito, che si attesta sopra il 29%. Il dato appare consolidato a circa metà delle 345 sezioni scrutinate. “Auguri a Vito Leccese nuovo sindaco di Bari in continuità con la precedente amministrazione. La politica dovrà porsi qualche interrogativo perchè a scegliere il nuovo sindaco è stato poco più di un terzo della popolazione. Vuol dire che la gran parte di Bari non si è appassionata alla campagna elettorale e ha scelto di non appassionarsi a queste amministrative e credo che la politica debba proprio ripartire da qui”. Così il candidato sindaco del centrodestra Fabio Romito, dando per acquisita la vittoria del candidato del centrosinistra, Vito Leccese.

Numeri bassi per quanto riguarda l’affluenza a Bari per il ballottaggio che si è fermata al 37,53%. Al primo turno era stata al 58,17%.

A Perugia, avanti a Ferdinandi
Perugia l’affluenza al voto definitiva è del 60,64 %, circa il 5% in meno della precedente consultazione. Per succedere ad Andrea Romizi (Forza Italia) lo scontro è tra Vittoria Ferdinandi (centrosinistra e civici) e Margherita Scoccia (centrodestra e civici,): in ogni caso ci sarà il primo sindaco donna Palazzo dei Priori.
In base ai dati relativi a 23 su 159 sezioni scrutinate alle 16:30 di oggi, Vittoria Ferdinandi, è avanti con il 53,59 per cento dei voti. Margherita Scoccia, centrodestra, viene data al 46,41%.

Cremona e Vibo Valentia, le altre “conquiste”
Da tutto il centrosinistra si fa notare come questo sia stato, secondo le opposizioni, un voto per dire no anche al premierato e all’autonomia differenziata. Almeno nelle città, perché è proprio nelle città che il centrosinistra conquista posizioni e si sente più forte, come fa notare da Bruxelles il commissario all’Economia, il dem Paolo Gentiloni: “Firenze, Bari, Perugia, Potenza, Campobasso. L’aria delle città rende liberi”, scrive l’ex premier sui social. Tra le altre città al voto, il centrosinistra si impone anche a Cremona, con Leonardo Virgilio, e a Vibo Valentia, con Vincenzo Romeo.

La bassa affluenza
Nella tornata il centrosinistra, che ha vinto al primo turno in 10 capoluoghi, punta al bottino pieno mentre il centrodestra, che ha incassato 5 capoluoghi quindici giorni fa, cerca di ribaltare il risultato o di accorciare le distanze.
Le sfide principali dei ballottaggi erano quelle di Firenze, Bari e Perugia. In tutto erano 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino. Nell’election day dell’8 e 9 giugno il dato complessivo, per le elezioni europee, si è fermato al 49,6% che rappresenta la percentuale più bassa di sempre.