Politica

B7 Summit: il mondo delle imprese scalda i motori per la riunione dei capi di governo

17
Maggio 2024
Di Giampiero Cinelli

A metà giugno con il G7 a giuda italiana ci sarà anche il B7, ossia un vertice con i più importanti imprenditori dei sette paesi più sviluppati. La riunione dedicata alle politiche industriali è curata da Confindustria, tramite un Comitato presieduto da Emma Marcegaglia. Oggi a Roma è stato il giorno di un primo Summit del mondo produttivo G7. Il B7 Summit, ha radunato esperti e manager, con l’obiettivo di produrre un documento finale da consegnare al premier Giorgia Meloni, contenente le raccomandazioni e le prospettive per il futuro dei mercati, dando particolare attenzione al tema dell’intelligenza artificiale e del rapporto con l’Africa.

«C’è la necessità di definire un codice di condotta: riconoscere i progressi ottenuti con l’Intelligenza Artificiale ma anche trovare soluzioni ai rischi insiti nella applicazione dell’IA. Quello che cercheremo di fare in termini concreti è un piano di azione per le politiche e i quadri normativi per l’IA nel mercato del lavoro, c’é una convergenza nel G7 sulla necessità di investire su miglioramento delle competenze e sull’aggiornamento professionale», ha detto Elisabetta Belloni, coordinatrice del G7 nell’anno della presidenza italiana e dal 2021 direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Oggi non si può più parlare di economia senza considerare la geopolitica. Lo sa Antonio Tajani che al B7 Summit ha affermato: «Nell’ambito degli sforzi per la stabilità della regione dell’Indopacifico e in generale delle altre crisi mondiali dobbiamo parlare anche con la Cina, che è una controparte ma anche un concorrente: la posizione nei confronti di Pechino è quella di un’unica Cina ma nello stesso tempo difendere lo status quo in questa regione, quindi proteggere le Filippine, proteggere la parte sud della regione. L’Italia ha deciso di ritirarsi dalla Via della Seta ma vogliamo parlare con la Cina sul commercio e dobbiamo lavorare per la pace perché la Cina è cruciale per fermare la Russia».

Gli investimenti, un cruccio europeo da quando la concorrenza globale si è acuita. Secondo Claudio Descalzi, Ad di Eni, «L’Europa nell’ambito del G7, qualche problema ce l’ha per attirare gli investimenti rispetto agli Stati Uniti e per l’Europa ci sono delle questioni da affrontare per attirare gli investimenti. Non possiamo evitare di guardare al mercato e dobbiamo trovare una modalità per attirare investimenti e investitori. Quando guardiamo agli investitori dobbiamo immaginare il futuro nonostante ci siano tanti vincoli e tante problematiche i governi devono svolgere il loro ruolo decidendo e, soprattutto, investendo le giuste risorse».

Come detto al G7 si dovrà capire come rapportarsi all’Africa negli anni a venire, ora che la Cina e la Russia premono per influenzarla e sapendo che sarà un continente assai popoloso, con la più bassa età media in assoluto. L’Italia da parte sua ha cominciato ad approntare una strategia con il “Piano Mattei”: «Stiamo cercando di portare avanti il dialogo con la controparte africana per fare di più, lavorando alla pari, principio alla base del Piano Mattei. Abbiamo potenziale e risorse, dobbiamo coordinarci», ha detto Dario Scannapieco, Amministratore delegato di Cdp

Così Emma Marcegaglia: «Sono molto orgogliosa. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è resa conto del gran lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo fatto un grande lavoro. Torniamo a casa con più idee e maggiori conoscenze. La necessità di un patto forte tra politica e imprese per più produttività, competitività e libero mercato è passata. Ora dobbiamo passare dalle parole ai fatti». In serata Marcegaglia consegnerà la Dichiarazione conclusiva del B7 Summit al presidente Meloni, in vista del vertice dei Capi di Stato e di Governo dei sette grandi.

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