Politica

Ambasciatore tedesco Elbling alla Camera: “Fondamentale rapporti con Italia per forza UE”

18
Dicembre 2021
Di Alessandro Cozza

“La coalizione ha la maggioranza assoluta in Parlamento con 416 parlamentari su 736. A differenza del Parlamento italiano non ce l’abbiamo ancora fatta a ridurre il numero dei nostri parlamentari, che continua a crescere. Si guarda all’Italia, infatti, come un esempio in questo senso” così l’ambasciatore in Italia della Repubblica federale di Germania, Viktor Elbling, in audizione in commissione Affari Esteri della Camera sulle linee di politica estera ed europea contenute nell’accordo di coalizione del nuovo Governo tedesco.

In un momento in cui la democrazia parlamentare tedesca ha dimostrato una certa stabilità, si sta assistendo ad una frammentazione più forte dei partiti, tra i quali i più grandi hanno perso di peso. “Ora Abbiamo un gabinetto con parità di genere, 8 e 8, se non si conta il cancelliere. 6 ministeri per Spd, 5 per i Verdi, 4 per i Liberali. Due vicecancellieri. È la prima volta che questi tre partiti governano insieme a livello federale. Una cosa positiva – ha aggiunto l’Ambasciatore – è che ci si è riusciti a mettere d’accordo su un trattato di coalizione di 178 pagine, molto dettagliato, in tempi brevi, meno di due mesi”. I tre partiti sono molto diversi tra di loro ma si congiungono sul tema della trasformazione e del progresso, un’alleanza per libertà, giustizia sociale e sostenibilità. Il tema dell’ammodernamento in Germania si sente profondamente in questo momento. “Alcuni elementi importanti – ha spiegato Elbing – sono il salario minimo, che sale a 12 euro l’ora, poi si vuole arrivare alla decarbonizzazione entro il 2030, si vuole abbassare a 16 anni l’età per potere eleggere il Parlamento, non si vogliono alzare le tasse e sono dichiarati necessari maggiori investimenti per la trasformazione digitale ed ecologica”.

Sul ruolo della Germania in Europa e di quello dell’Unione nel mondo, Viktor Elbling ha le idee molto chiare: “È un accordo fortemente europeo, con una grande ambizione europea. Molti hanno parlato di vocazione europeista, dell’ambizione per il futuro dell’Ue verso una Convenzione costituente, ma non metterei quello al centro. Quello che mi è parso importante è che si esplicita che l’interesse tedesco sarà sempre valutato nell’ambito dell’interesse europeo. Ci siamo accorti tutti che da soli non andiamo molto lontano, in Germania questo è molto chiaro, abbiamo bisogno di rafforzarci in Europa per contare nel mondo. Da qui deriva che l’interesse nazionale è sempre anche un interesse europeo. Credo che ci si può preparare a un Governo tedesco che sarà molto europeista nella declinazione dei nostri interessi nazionali”.

L’ambasciatore, poi, si è voluto soffermare su quale si auspica siano i rapporti tra il nostro Paese e i tedeschi: “Italia e Germania sono vicine in tutte le grandi questioni di politica estera. Noi vogliamo investire molto in questo settore, prevediamo un 3% del Pil come investimento nei tre pilastri della politica estera, politica di cooperazione allo sviluppo e politica della difesa, ci sarà un incremento importante in questo senso. Con l’Italia come partner strategico sarà importante vedere insieme dove vogliamo arrivare”. Non solo rapporti tra i due paesi, però, ma anche quali possono essere possibili alleanze europee: “Vediamo l’Italia come un partner strategico di primissimo livello. Per noi questa triangolazione Italia, Francia, Germania è essenziale. Vogliamo che l’Italia sia forte perché è nel nostro interesse non solo economicamente a causa della profonda integrazione che abbiamo. La cooperazione tra Italia e Germania è qualcosa di molto speciale in Europa, siamo i due grandi Paesi industriali, siamo super integrati. Il principio è una zona economica, lo abbiamo visto anche nella pandemia. È una zona unica. Facciamo un salto di qualità se si fa un accordo formale, sarebbe importante portare avanti progetti concreti di cooperazione comune a favore dell’Europa. Italia e Germania sono sempre stati due motori dell’integrazione europea e questo è il momento di riattivarli in modo più forte con temi concreti”.

Ultimo capitolo affrontato dal rappresentante tedesco a Roma è quello relativo alle fonti di energia del futuro. “Ad oggi non abbiamo una situazione dove siamo completamente autonomi in quanto ad energia. La nuova ministra degli Esteri ha detto che al momento non ci sono le condizioni per dare il via libera al Nord Stream 2, il gasdotto russo-tedesco attraverso il Mar Baltico. Non è una decisione politica ma più tecnica. Nel contratto di governo c’è scritto che vogliamo continuare a partecipare alle decisioni sul nucleare che abbiamo sul nostro territorio. Chiaramente con l’obiettivo di dire che sarebbe bello se potessimo rinunciare completamente”, ha dichiarato l’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, Viktor Elbling.

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