Politica

Alla Farnesina, al via la conferenza Italia-Africa sullo spazio

15
Luglio 2024
Di Ilaria Donatio

Italia, ponte tra Europa e Africa. Al via, oggi, la conferenza Italia-Africa sullo spazio con la prima giornata di lavori alla Farnesina che proseguirà domani presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana. A fare gli onori di casa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Con lui anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente

Tajani: dobbiamo guardare all’Africa con lenti africane
“La conferenza di oggi è simbolo di un nuovo rapporto, incentrato su partenariati e joint venture, con una visione che mette la persona al centro. È lo spirito del Piano Mattei, scelto del governo italiano, che abbiamo presentato agli amici africani in occasione del vertice di qualche mese fa”. Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha aperto la conferenza sullo spazio Italia-Africa, alla Farnesina.
“Questo incontro – ha aggiunto – è applicazione nel settore dello spazio della scelta fatta a livello nazionale da parte del nostro Paese”. “Oggi”, ha poi concluso, “dobbiamo guardare all’Africa con lenti africane e non con lenti italiane ed europee. La crescita del continente Africano è anche la crescita dell’Italia ed Europa, siamo legati da un comune destino, anche per il settore dello spazio”.

Il Piano Mattei e la cooperazione spazio
La cooperazione spaziale tra la due sponde del Mediterraneo è elemento centrale del Piano Mattei per l’Africa, pienamente inserito nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’Italia ha accordi bilaterali sottoscritti con 4 Paesi africani e relazioni con oltre 20 stati del continente. Tra le storiche relazioni che rappresentano 60 anni di cooperazione è da segnalare quelle con il Kenya, legate alla presenza della base dell’Asi a Malindi

La due giorni sarà occasione di un ulteriore sviluppo delle relazioni, mettendo in campo opportunità per le imprese e per le parti coinvolte. Nelle sessioni previste nella sede dell’Asi, le delegazioni incontreranno anche i rappresentanti di diverse grandi industrie e Pmi. Pilastri degli colloqui saranno le attività in fase di implementazione: in particolare le iniziative di trasferimento di competenze, nel quadro di accordi bilaterali già esistenti con alcuni Paesi africani, e i programmi di formazione erogati dalla Scuola Internazionale di formazione in discipline spaziali, sorta nel Centro Spaziale Luigi Broglio dell’Asi a Malindi, in Kenya, a vantaggio di tutto il continente africano.

Spazio, Urso: “Italia leader mondiale” 
“Nel piano Mattei abbiamo voluto inserire la tecnologia e la diplomazia spaziale, convinti che questi possano contribuire concretamente a promuovere uno sviluppo sostenibile e duraturo aperto al futuro, quello che sarà il futuro del continente africano e quindi anche il nostro futuro”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy e presidente del Comitato Interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale, Adolfo Urso, intervenendo alla prima giornata della conferenza sullo Spazio Italia-Africa. “La nostra esperienza nello spazio è ben consolidata fin dal secolo scorso. Oggi l’Italia è leader mondiale, con una filiera industriale fatta di grandi e piccole imprese completa, che va dai lanciatori fino all’osservazione della terra”, ha aggiunto.

Il ministro Urso ha ricordato che “questo patrimonio di conoscenze è oggi integrato con settori avanzati: il cyber, l’intelligenza artificiale, la meccanica quantistica. Ben coscienti dell’importanza dello spazio abbiamo voluto rafforzare la collaborazione con i partner esteri, in particolare con quelli africani”.

Nel 2050 l’Africa rappresenterà il 25% della popolazione mondiale con un’età media sotto i 25 anni e 11 dei 20 paesi con la più veloce crescita economica sono proprio in questo continente. 

Mantovano: cooperazione con Africa in questo settore ha ruolo fondamentale
“Il Piano Mattei ha un rilievo strategico in modo particolare in Africa”, ha detto Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel proprio intervento. “Qualche giorno fa sono stati siglati accordi senza precedenti in Algeria, sono prossimi alla sottoscrizione in Libia, che garantiranno rilevanti ricadute sul piano dell’occupazione sul posto e sul piano dell’autosufficienza alimentare trattenendo gli stessi prodotti sul posto. Mi riferisco anche ai settori più centrali della competizione economica e geopolitica internazionale, come quello delle materie prime critiche essenziali nel campo del digitale, dell’energia e dell’intelligenza artificiale e infine, ma certamente non da ultimo, dello spazio”. 

“Le attività in questo settore, cioè nello spazio rivestono – ha aggiunto il sottosegretario – un ruolo fondamentale per la vita di tutti i cittadini e nello sviluppo e nella sicurezza delle nazioni per almeno due ragioni. La prima è che le tecnologie spaziali offrono soluzioni tecniche in grado di potenziare le capacità nazionali in tanti settori, pensiamo alla mappatura e al monitoraggio del territorio, che possono essere sfruttate tanto a scopo di produzione quanto a scopo di sicurezza. E sappiamo bene che l’attività di produzione è un’attività che è fondamentale per la vita di tutti i cittadini e per la vita di tutti i cittadini. La seconda è che l’attività di ricerca e di sviluppo realizzata in ambito spaziale può avere applicazioni al tempo stesso civili e militari“.

Valente: tutte le attività finanziate dall’Agenzia in Africa 
L’interesse dell’Africa per lo spazio sta crescendo moltissimo: “Sono stati già lanciati 59 satelliti da 16 paesi africani – evidenzia il presidente dell’Agenzia Spaziale italiana, Teodoro Valente – ed oltre 125 satelliti sono in via di sviluppo da parte di 23 paesi, con lanci previsti per il 2025″. I settori di maggiore interesse sono l’agricoltura, la sicurezza per l’approvvigionamento di cibo e acqua, la pianificazione urbana e la gestione di disastri.

Quanto al rilancio del Broglio Space Center Malindi, sottolinea Valente, avverrà “tramite iniziative già finanziate come Consiglio d’amministrazione dell’Agenzia che, da un lato, riguardano un nuovo edificio per la scuola di alta formazione aperta a tutti i paesi africani; dall’altro, la realizzazione di un centro di osservazione della Terra con due snodi, uno proprio a Malindi e l’altro a Nairobi, dove è la sede dell’Agenzia Spaziale Keniota”. 

Tutte attività che sono “destinate a formare localmente persone per l’analisi dei dati di carattere satellitare” e un progetto in partenza “sulla telemedicina”.

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