Politica

Al via i lavori di Camera e Senato: all’odg dell’Aula di Montecitorio il ddl Sicurezza

10
Settembre 2024
Di Ilaria Donatio

Sono ripresi oggi, 10 settembre, i lavori di Camera e Senato. Molti i temi su cui Montecitorio e Palazzo Madama saranno chiamati a deliberare, in attesa della prossima legge di bilancio.
In particolare, all’ordine del giorno, il ddl Sicurezza in materia di sicurezza pubblica (qui le questioni pregiudiziali e gli emendamenti presentati), di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.

L’iter del ddl Sicurezza
Dopo che si è concluso, dunque, l’esame del disegno di legge Sicurezza da parte delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera che hanno votato – a partire dal 12 giugno scorso – tutti gli emendamenti presentati ai 29 articoli del testo, è stato dato il mandato ai relatori di riferire in Aula. Il provvedimento deve ora passare il vaglio dell’Assemblea di Montecitorio e, a partire da oggi, prenderà il via la discussione generale

Contenuti del provvedimento
Nel testo si prevedono, tra l’altro, una stretta sulla Cannabis light; le body cam per gli agenti; il reato di “rivolta” anche fuori dal carcere. Con la possibilità di estendere questo tipo di reato nei Centri di permanenza per i migranti (Cpr).

L’emendamento di Forza Italia
È l’unico emendamento interno alla maggioranza dei 400 presentati, quello presentato dai deputati azzurri e teso a ripristinare l’obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno, automatismo che il ddl sicurezza ha cancellato. 

L’emendamento – firma del capogruppo azzurro in Commissione Affari Costituzionali Paolo Emilio Russo e delle deputate Annarita Patriarca e Rita Dalla Chiesa – segna un ulteriore punto di divergenza dalla Lega, che del ddl Sicurezza era stata la promotrice: il 9 luglio nelle commissioni congiunte per gli Affari Costituzionali e la Giustizia della Camera, i deputati forzisti non avevano partecipato al voto, contestando proprio il punto del testo che prevedeva il carcere per le detenute madri. 

In sintesi, si legge nel testo, se si è in carcere per un “incidente”, madri e bambini restano fuori, se il bambino esce e vive in una condizione di illegalità e indigenza peggiore del carcere, allora vanno in un istituto per detenute madri. Qualora il giudice però valuti, si prevede ancora nell’emendamento, che il differimento della pena alla madre costituisca un “grave pregiudizio all’integrità psico-fisica del minore”, allora l’esecuzione della pena deve avere luogo presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri.

Gli altri provvedimenti sul tavolo
Intanto, le nuove regole stabilite a livello UE, prevedono che, entro il prossimo 20 settembre (ma, su richiesta, i tempi potranno allungarsi non oltre però il 15 ottobre), il Governo italiano dovrà presentare il Piano strutturale di bilancio, documento che sostituisce la Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza). Tale Piano dovrebbe essere presentato a breve e approvato in Consiglio dei Ministri.

Quanto al Senato, questa settimana è stato incardinato alle Commissioni Bilancio e Finanze la conversione in legge del decreto Omnibus (approvato in Cdm il 7 agosto scorso) che, come recita il nome, reca al suo interno provvedimenti assai eterogenei: dall’aumento degli incentivi alle imprese che operano nella Zes del Mezzogiorno, al rifinanziamento (per 150 milioni) del FEN, Fondo emergenze nazionali. Il termine per la presentazione degli emendamenti è già stato fissato a venerdì 13 settembre. Il Senato ha inoltre in sospeso il ddl sull’intelligenza artificiale (concluso il ciclo di audizioni) e il ddl di riforma del codice della strada (sul quale insistono oltre 500 emendamenti).

Non è invece ancora stato assegnato il disegno di legge annuale sulla concorrenza, approvato in Cdm a fine luglio.

Dopo la pausa estiva, riprende anche il “cantiere” delle riforme, con il ddl sul premierato che passa alla seconda lettura e il ddl sulla separazione sulle carriere dei giudici. Per entrambi proseguiranno le audizioni in commissione Affari costituzionali.

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