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Usa 2024: + 59, condanna Trump 10 gennaio, Johnson eletto speaker
Di Giampiero Gramaglia
La conferma a speaker della Camera di Mike Johnson, al primo scrutinio, ma solo dopo che alcuni deputati repubblicani cambiano il loro voto, e l’annuncio che la condanna del presidente eletto Donald Trump nel processo di New York, nel quale è stato giudicato colpevole di tutti e 34 i capi d’accusa ascrittigli, sarà pronunciata il 10 gennaio sono i fatti salienti sul fronte post Usa 2024.
Proseguono, intanto, le indagini sui due tragici episodi di Capodanno: la strage di New Orleans si conferma l’attentato di un ‘lupo solitario’ ispirato dall’integralismo islamico; invece, l’esplosione d’una Tesla di fronte a un hotel di Trump a Las Vegas si conferma essere il suicidio di un militare che soffriva di stress post-traumatico.
Usa 2024: Trump non andrà in prigione, ma contesta comunque
La condanna di Trump, che il giudice del processo Juan M. Merchan ha deciso, dopo diversi rinvii, di pronunciare il 10 gennaio, riguarda la vicenda dei pagamenti in nero, falsificando i libri contabili, a una pornostar, nome d’arte Stormy Daniels, perché non raccontasse, nel 2016, cioè nell’imminenza delle elezioni poi vinte dal magnate, battendo Hillary Clinton, una loro asserita relazione sessuale risalente al 2006.
Tutti i media, a partire dal New York Times, precisano che il giudice Merchan, annunciando la data del verdetto, s’è detto non incline a una pena detentiva, rara per reati di questo tipo, almeno quando l’imputato non è un pregiudicato, ma favorevole piuttosto a una multa o a una libertà vigilata, che sarebbero “la soluzione più praticabile”.
Nella storia dell’Unione, Trump è l’unico ex presidente giudicato colpevole in un processo penale. La sua difesa sosteneva che, dopo le elezioni, il processo di New York avrebbe dovuto essere archiviato o almeno la condanna posposta a dopo il secondo mandato presidenziale.
La campagna di Trump ha reagito all’annuncio della condanna parlando di “caccia alle streghe” e di “una violazione diretta della sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale”, oltre che “di altra giurisprudenza di lunga data”: “Questo caso illegale non avrebbe mai dovuto essere portato avanti e la Costituzione richiede che sia immediatamente archiviato. Al presidente Trump deve essere consentito di continuare il processo di transizione e di svolgere i suoi doveri vitali, senza essere ostacolato da quel che resta di questa o di qualsiasi altra caccia alle streghe. Non dovrebbe esserci alcuna sentenza e il presidente Trump continuerà a combattere queste bufale, finché non saranno tutte morte”.
Usa 2024: Johnson speaker, un successo per Trump
L’intoppo della condanna è contemporaneo al successo per Trump dell’elezione al primo scrutinio dello speaker Johnson, da lui sostenuto. Il deputato della Louisiana sembrava non farcela, ma due e forse tre deputati repubblicani hanno cambiato il loro voto – i media ipotizzano per una telefonata di Trump o, comunque, dopo pressioni del presidente eletto –.
Così, Johnson l’ha spuntata: 218 suffragi contro 215 ad Hakeem Jeffries – il candidato di bandiera dei democratici – con un voto disperso.
Il Daily Signal, organo della Heritage Foundation, think tank conservatore, indica tre repubblicani che hanno cambiato il loro voto: Jim Jordan, Ohio; Byron Donalds, Florida; Tom Emmer, Minnesota. L’opposizione a Johnson veniva dagli ‘ultra’ trumpiani, non dai deputati moderati.
Molto positivo il commento di Trump: “Johnson sarà un grande speaker e il nostro Paese ne trarrà vantaggio. Il popolo americano ha atteso quattro anni per Buon Senso, Forza e Leadership. Ora li hanno”. Johnson aveva avuto il “pieno sostegno” anche di Elon Musk.
Una Camera che funzioni a pieno regime renderà più facile per Trump di portare rapidamente avanti la propria agenda, con il sostegno del Senato, dove i repubblicani sono in maggioranza.
Sui media Usa ha anche rilievo la notizia che, confermando le indiscrezioni di ieri, il presidente Joe Biden ha bloccato l’acquisizione per 15 miliardi di dollari della US Steel di Pittsburgh ad opera della Nippon Steel giapponese, richiamandosi agli impegni presi in primavera quand’era ancora candidato alla propria rielezione. Della questione dovrà ora occuparsi Trump, quando sarà presidente.
Usa 2024: Trump critica le bandiere a mezz’asta per Carter
Donald Trump ha contestato su la decisione del presidente Biden di tenere per un mese le bandiere a mezz’asta, in segno di lutto per la morte del 39° presidente Jimmy Carter. Sul suo social Truth, Trump critica i democratici che sarebbero “al settimo cielo” perché le bandiere saranno a mezz’asta durante la cerimonia del suo insediamento.
Dopo la morte di Carter la scorsa settimana, Biden ha emesso un proclama per cui tutte le bandiere degli Stati Uniti dovranno essere esposte a mezz’asta, alla Casa Bianca come negli edifici pubblici, per 30 giorni: è una consuetudine per la morte di un presidente dal 1954, ma stavolta si sovrappone all’Inauguration Day di Trump del 20 gennaio. “Nessuno vuole vedere questo e nessun americano può esserne felice”, scrive Trump. “Vediamo come andrà a finire”.
La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha dichiarato che la Casa Bianca non intende rivedere la decisione.