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Usa 2024: – 274, Biden stravince in South Carolina, “batterò di nuovo Trump”

04
Febbraio 2024
Di Giampiero Gramaglia

Il presidente Joe Biden, candidato alla nomination democratica e ad un secondo mandato, stravince le primarie in South Carolina, che aprono ufficialmente la stagione delle primarie democratiche: ottiene il 96% dei voti e si aggiudica tutti i 55 delegati dello Stato alla convention democratica d’agosto a Chicago – per ottenere la nomination, ce ne vogliono circa 2000 -.

I rivali di Biden, il deputato del Minnesota Dean Phillips e la scrittrice Marianne Williamson, si spartiscono le briciole restanti. I risultati non sono ancora definitivi, ma sono nettissimi.

Nel 2020, la South Carolina aveva dato una spinta decisiva al candidato Biden, dopo i flop iniziali nello Iowa e in New Hampshire. Anche per questo, Biden ha voluto che fosse la South Carolina, quest’anno, ad aprire le primarie, nonostante i democratici del New Hampshire abbiano mantenuto primarie dimostrative svoltesi martedì 23 gennaio, che non assegnavano delegati – e che sono state comunque vinte da Biden, anche se il presidente non vi si era iscritto -.

La South Carolina è uno Stato dove il voto delle minoranze, specie dei neri, conta di più rispetto allo Iowa e al New Hampshire, Stati essenzialmente bianchi. La prossima tappa è il Nevada: martedì 6, primarie democratiche; giovedì 8, caucuses repubblicani.

Il calendario delle primarie ripassa, poi, dalla South Carolina il 24 febbraio, dove i repubblicani avranno un match probabilmente decisivo per la sopravvivenza della candidatura di Nikki Haley, governatrice dello Stato per due mandati, ma nettamente staccata nei sondaggi da Donald Trump, battistrada nella corsa alla nomination.

Tre giorni dopo il 27, il Michigan ospiterà le primarie democratiche, mentre i caucuses repubblicani si svolgeranno il 2 marzo. Fino ad arrivare al Super Martedì, il 5 marzo, quando voteranno 16 Stati.

La vittoria di Biden in South Carolina non è assolutamente una sorpresa, ma non erano affatto scontate le dimensioni da plebiscito. “Il popolo della South Carolina ha parlato e non ho dubbi che ci abbia messo sulla strada per vincere di nuovo la presidenza e sconfiggere ancora una volta Donald Trump”, ha esultato il presidente candidato subito dopo la vittoria ringraziando lo Stato e soprattutto l’elettorato afro-americano.

“La posta in gioco in queste elezioni non potrebbe essere più alta – ha sottolineato Biden -. Ci sono voci estremiste e pericolose per l’Unione guidate da Trump e determinate a dividere il nostro Paese e riportarci indietro. Non possiamo permettere che questo accada … Abbiamo fatto molta strada negli ultimi quattro anni, con l’America che ora ha l’economia più forte al mondo e l’inflazione più bassa di qualsiasi altra grande economia. Continuiamo ad andare avanti. Finiamo quello che abbiamo iniziato, insieme”, ha spronato il presidente.

Il test delle primarie in South Carolina serviva alla campagna di Biden per verificare la persistenza del richiamo del presidente sull’elettorato nero, dopo che i sondaggi indicavano che una larga fetta di elettori neri fossero delusi dall’Amministrazione democratica. Da questo punto di vista, i risultati fanno tirare un sospiro di sollievo.

Usa 2024: Biden evita Super Bowl per secondo anno consecutivo
(ANSA) – Per il secondo anno consecutivo, Biden salterà l’intervista del Super Bowl, una tradizione piuttosto recente. La motivazione ufficiale è che il presidente non vuole “annoiare” con la politica gli appassionati di football americano. Secondo quanto riferiscono alla Cnn fonti informate, la realtà sarebbe che i suoi consiglieri non vogliono che appaia in difficoltà di fronte a milioni di americani.

“Vogliamo che gli spettatori si divertano a guardare ciò per cui si sono sintonizzati: il gioco”, spiega il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, Ben LaBolt. L’intervista pre-partita al presidente risale al primo anno di mandato di Barack Obama, il 2009. Anche Trump la saltò una volta.

Usa 2024: Israele, la destra pro Trump, con lui sarebbe un’altra cosa
(ANSA) – Se l’ex presidente Donald Trump fosse al potere, “la condotta Usa nella guerra a Gaza sarebbe completamente differente”. Lo ha detto il ministro israeliano della Sicurezza nazionale e leader della destra radicale Itamar Ben Gvir in una intervista al Wall Street Journal. “Invece di darci pieno appoggio – ha spiegato Ben Gvir -, Joe Biden è impegnato a portare aiuti umanitari e benzina a Gaza”, aiuti che vanno “ad Hamas”. Il ministro ha così confermato che la destra israeliana guarda con favore all’ipotesi di un ritorno alla presidenza di Trump.

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