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USA 2024, – 205: Biden vs Trump, sfida tra la padella e la brace

13
Aprile 2024
Di Giampiero Gramaglia

Nella corsa a USA 2024, più della metà degli americani pensano che la presidenza di Joe Biden abbia fatto danni sui fronti del costo della vita e dell’immigrazione; e circa la metà degli americani pensano che una presidenza di Donald Trump possa fare danni sul diritto di voto, la sicurezza interna, le relazioni internazionali, le norme sull’aborto e la lotta contro il cambiamento climatico.

Nell’ultimo sondaggio del Norc Center for Public Affairs Research per conto dell’Ap, gli elettori appaiono indecisi fra la padella e la brace, dovendo scegliere tra il presidente uscente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump.

Quest’ultimo, da lunedì sarà a processo a New York per avere comprato in nero nel 2016, e apparentemente con i soldi degli elettori, il silenzio di una pornostar su una loro vecchia storia. L’inizio del dibattimento con la selezione della giuria sembra ormai inevitabile, nonostante i legali del magnate abbiano cercato fino all’ultimo di bloccarlo: un’ennesima mozione in tal senso è stata respinta ieri.

Parlando in Florida ai giornalisti, Trump ha annunciato che testimonierà al processo: “Dirò la verità e la verità è che non c’è nessun caso”. Trump non ha mai ammesso la storia con Stormy Daniels, all’anagrafe Stephanie Clifford.

Sempre ieri, un giudice del Delaware ha respinto un’istanza della difesa di Hunter Biden per cassare un procedimento federale contro il figlio del presidente per l’acquisto di una pistola senza dichiarare la sua dipendenza da alcol e droghe. La mozione della difesa si basava, fra l’altro, sull’affermazione che il caso contro Hunter fosse “politicamente motivato”.

USA 2024: soldi della campagna in spese legali un vizietto non solo di Trump, anche di Biden?
In aiuto di Trump, nella selva di procedimenti giudiziari in cui è invischiato, arriva una rivelazione – contestata – di Axios, secondo cui il presidente Biden l’anno scorso ha usato un milione e mezzo di dollari di donazioni alla sua campagna per pagare le spese legali relative all’inchiesta, conclusasi senza richiesta di rinvio a giudizio, sulla sua gestione di documenti classificati.

Biden non avrebbe violato nessuna norma. Ma, se confermato, il fatto sarebbe per lui imbarazzante perché ha più volte criticato Trump per aver speso i fondi della sua campagna in spese legali.

Secondo le fonti di Axios, il Comitato nazionale democratico ha pagato avvocati o studi legali che rappresentavano Biden dal luglio 2023 al febbraio 2024. Il portavoce del Comitato, Alex Floyd, nega, però, di avere speso “un solo centesimo del denaro dei donatori in spese legali”. accusando invece Trump “di sollecitare i suoi sostenitori a finanziare i suoi avvocati e di usare qualsiasi conto bancario su cui riesce a mettere le mani come un salvadanaio personale.”

USA 2024: Trump dà appoggio a Johnson e valuta opzioni Ucraina
Donald Trump ha lanciato una scialuppa di salvataggio allo speaker della Camera Mike Johnson, messo sotto pressione su vari fronti proprio dagli ultras trumpiani. Lo speaker repubblicano sta facendo “un ottimo lavoro” e può contare su di lui, ha detto il magnate in una conferenza stampa congiunta a Mar-a-lago in Florida.

Nonostante le mosse della deputata trumpiana Marjorie Taylor-Greene per silurare lo speaker, Trump lo ha difeso: “Non è una situazione facile per nessuno”, fra l’altro con i dossier sui migranti e sugli aiuti all’Ucraina e a Israele aperti.

L’ex presidente sta valutando con i repubblicani al Congresso la possibilità di dare aiuti all’Ucraina, bloccati da sei mesi, “sotto forma di prestiti e non di donazioni per miliardi e miliardi di dollari”. Nella conferenza stampa congiunta con Johnson, Trump ha anche detto che “l’Europa deve contribuire di più agli aiuti all’Ucraina perché è più toccata dalla guerra”.

Usa 2024: per Trump, “l’Ucraina deve fare parte della Russia”
ANSA – Quando era presidente, Donald Trump “mise in chiaro” che secondo lui l’Ucraina “deve fare parte della Russia”: lo afferma la sua ex consigliera Fiona Hill in un nuovo libro sulla sicurezza nazionale statunitense minacciata da Russia e Cina.

“Trump mise in chiaro che pensava che l’Ucraina, e certamente la Crimea, dovessero essere parte della Russia”, ha riferito Hill, responsabile per gli affari europei e russi nel Consiglio di sicurezza tra il 2017 e il 2019, a David Sanger Hill, giornalista del New York Times, autore di ‘New Cold Wars: China’s Rise, Russia’s Invasion, and America’s Struggle to Defend the West’.

Il libro uscirà martedì negli Stati Uniti, ma il Guardian ne ha fornito alcune anticipazioni. Trump “non riusciva davvero a capacitarsi dell’idea che l’Ucraina fosse uno Stato indipendente”, racconta Hill.

Questo, scrive Sanger, significa che la visione di Trump sull’Ucraina era “sostanzialmente identica” a quella di Vladimir Putin, che nel febbraio del 2022 ordinò l’invasione del Paese confinante. Prima di scatenare la guerra, il leader del Cremlino aveva dichiarato che “l’Ucraina è una parte inalienabile della nostra storia, della nostra cultura e del nostro spazio spirituale”. Il mese scorso, in un discorso che celebrava i dieci anni dell’annessione della Crimea, Putin ha ribadito che le parti dell’Ucraina occupate fanno parte della “Nuova Russia”.