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Ucraina, G7: «Pace duratura solo con la forza». Europa compatta

24
Febbraio 2025
Di Giampiero Cinelli

Una riunione in video-conferenza per fissare una linea condivisa. Ora che la pace si avvicina ma deve essere delineata nei suoi esiti. I leader del G7 hanno ribadito il pieno sostegno all’Ucraina e la volontà, espressa anche nelle parole di Ursula von der Leyen, di arrivare a una pace giusta non facendo mancare il supporto in armi. I Paesi europei vogliono anche confermare le sanzioni a Mosca, ma su questo è molto incerta la sponda americana. C’era ovviamente Giorgia Meloni; il Presidente Zelensky ha partecipato al meeting condividendo con gli altri leader la resistenza dell’Ucraina e la sua caparbietà nell’uscire dai negoziati in modo dignitoso.

Desiderio di sicurezza
Zelensky ha definito il summit «un segnale molto importante di sostegno al nostro Paese e al nostro popolo» e ha evidenziato la necessità di una pace «affidabile e duratura». Il presidente ucraino ha sottolineato che Kiev conta «molto sull’unità del mondo» e che la cooperazione internazionale è essenziale per prevenire future aggressioni.

L’Ue in campo
L’Unione Europea, attraverso le parole della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha assicurato il proprio impegno finanziario ed economico per sostenere l’Ucraina. «Fino ad ora, la nostra Unione e gli Stati membri hanno supportato l’Ucraina con 134 miliardi di euro, più di chiunque altro» ha affermato von der Leyen. «Grazie alla nostra Facility per l’Ucraina e al prestito del G7, abbiamo colmato il divario di bilancio dell’Ucraina per l’intero anno 2025». Tuttavia, la leader europea ha avvertito che ora è necessario accelerare la consegna di armi e munizioni, sottolineando che la sicurezza dell’Ucraina è cruciale per l’intero Occidente.

Oggi Macron da Trump
Il presidente francese Emmanuel Macron, nel contesto della riunione G7, si trovava in visita da Donald Trump. Il Capo dell’Eliseo ha parlato di un colloquio «molto amichevole» alla Casa Bianca; si è discusso del futuro del sostegno occidentale all’Ucraina. Durante la chiamata congiunta con i leader del G7 e Zelensky, Macron ha definito la discussione «perfetta» e ha dichiarato che la Francia presenterà nuove «proposte d’azione» per contrastare la minaccia russa. Nel loro incontro successivo, Trump e Macron hanno affrontato anche il tema del commercio tra USA e UE, con il presidente americano che ha minacciato l’introduzione di nuove tariffe contro il blocco europeo. Successivamente Macron ha lasciato la casa del Presidente statunitense.

Il Regno Unito e il pacchetto record di aiuti
Il Regno Unito fa la sua parte: il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato il più grande pacchetto di aiuti militari mai inviato all’Ucraina da Londra, pari a 4,5 miliardi di sterline. «Dobbiamo rafforzare ulteriormente l’Ucraina per garantire una pace duratura, non solo una pausa in questa guerra» ha dichiarato Starmer. «E possiamo farlo in tre modi: aumentando gli aiuti militari, rafforzando il supporto economico e imponendo sanzioni più dure alla Russia». Il Regno Unito ha inoltre introdotto un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, ribadendo l’impegno a indebolire la macchina da guerra russa.

La posizione
Il vertice ha inviato un messaggio inequivocabile al Cremlino: l’Occidente non farà passi indietro e continuerà a sostenere Kiev fino a quando la sicurezza dell’Ucraina non sarà garantita. «Investire nella sovranità dell’Ucraina significa investire nella prevenzione di guerre future», ha affermato von der Leyen, sottolineando che «una pace giusta e duratura può arrivare solo con la forza».

Il rapporto con gli Usa nella trattativa
Chiara la visione, secondo cui solo mantenendo il sostegno massiccio in termini economici e bellici si potrà portare Mosca a interrompere la guerra. Eppure sarà importante leggere la dichiarazione finale, visto che la nuova amministrazione americana sembra avere ora una sensibilità diversa rispetto alla faccenda. Macron a Washington non ha esitato a definire Putin «aggressore» e i leader europei terranno il punto nei confronti di Trump in merito alle piene garanzie di sicurezza. Tuttavia questa postura al momento non è esente da rischi, in termini di possibili ripercussioni degli Usa nel commercio con l’Ue. Per intenderci, adesso Trump ha interesse nel definire il presidente russo l’assoluto responsabile del conflitto? Gli europei su questo non vogliono equivoci, e in questo G7 sono sembrati molto trasparenti.