Politica

Totoministri, i ripensamenti su Esteri, Sanità e il nodo dei senatori

05
Ottobre 2022
Di Alessandro Caruso

Continua il totoministri, e nelle prossime ore si dovrebbe chiudere la lista. Rispetto agli ultimi aggiornamenti pubblicati su The Watcher Post, alcuni nodi si sono aggiunti sul tavolo di Giorgia Meloni. In primis quello relativo al Senato. La maggioranza a palazzo Madama, infatti, è piuttosto fragile e la leader di Fratelli d’Italia non vuole correre il rischio di metterla in discussione nelle votazioni, motivo per cui sembrerebbe intenzionata a non attingere dal Senato per la lista dei suoi nuovi ministri.

I seggi in Senato, infatti, sono 200, più i senatori a vita. Il centrodestra ne occuperà 112, la maggioranza quindi non sarà particolarmente ampia: potrebbe bastare qualche assenza e qualche franco tiratore di troppo (e di questi tempi visti i rapporti difficili tra alleati l’eventualità non può essere esclusa) e i numeri potrebbero assottigliarsi. Nominare ministri i senatori significherebbe abbassare i numeri della maggioranza in aula. Rumors da via della Scrofa confermano che la Meloni starebbe presentando una lista da sottoporre a Matarella con due nomi per ogni dicastero: uno politico (deputato, non senatore) e uno tecnico.

Alla Sanità, intanto, aumentano le quotazioni del deputato forzista Andrea Mandelli, responsabile sanità del suo partito. E tra i tecnici, come viceministro, si è aggiunto un candidato per gli Esteri. Si tratta di Simone Crolla, attualmente consigliere delegato della Camera di commercio Italia-Usa, un nome su cui si sarebbero manifestate convergenze di alto livello in ambienti diplomatici. È il suo uno degli ultimi nomi rientrati nelle liste del totoministri.