Economia

Dopo Standard & Poor’s calendarizzare anche a tappe i tagli fiscali 

14
Aprile 2025
Di Daniele Capezzone

Diciamocelo. Dopo la brillante promozione a favore dell’Italia arrivata all’inizio dello scorso weekend dagli arcigni guardiani di Standard & Poor’s, sono apparsi abbastanza patetici i commenti a sinistra. Un po’ di silenzio, qualche reazione carica di sufficienza, qualche invito benaltrista a guardare ad altro, e perfino qualche irrisione verso la prevedibile (e motivatissima) soddisfazione del governo. 

Sempre più chiaro che un’opposizione così non solo non sarà in grado di impensierire l’esecutivo, ma non riuscirà nemmeno a scaldare i cuori dei propri sostenitori. Dopo aver cantato per due anni la canzone dell’Italia “isolata”, dei sovranisti “temuti” dal mondo, con che faccia – adesso – non si prende atto di un oggettivo successo del governo?

Dall’altro lato, però, anche il centrodestra farebbe bene a far tesoro di questa buona notizia senza dormire sugli allori. Come? Nel momento in cui viene apprezzata e riconosciuta la solidità dei nostri conti pubblici, varrebbe la pena di calendarizzare – anche a piccoli passi, anche a tappe, anche spalmando l’operazione nel tempo in una dimensione pluriennale – il necessario taglio di tasse a favore dei ceti medi. 

Si tratta della manovra che gli italiani attendono, che in particolare gli elettori di centrodestra auspicano, che potrebbe sostenere i consumi e la domanda interna, dando un po’ di ossigeno a una crescita che rischia altrimenti di rimanere limitata. Vale la pena di provarci. Se non ora, quando?