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“Oltre il pregiudizio”: un nuovo sguardo sul diabete
Di Beatrice Telesio di Toritto
Il diabete è una delle malattie croniche più diffuse al mondo, ma ancora oggi porta con sé un pesante fardello di discriminazione e pregiudizi. I luoghi comuni che lo circondano non solo feriscono, ma possono avere conseguenze reali sulla gestione della patologia, spingendo le persone a nascondere la loro condizione, a trascurare cure fondamentali e a sentirsi isolate.
Su questi temi si è concentrata l’iniziativa di Abbott “Oltre il Pregiudizio“, presentata in Conferenza Stampa giovedì presso la Camera di Commercio di Roma. Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali, sono stati presentati i risultati di un’importante indagine internazionale che ha evidenziato come lo stigma sociale possa avere un impatto diretto sulla salute delle persone con diabete.
Secondo i dati emersi dalla survey condotta su oltre 2.600 pazienti in otto Paesi, quasi il 70% delle persone con diabete percepisce l’esistenza di un pregiudizio nei confronti della patologia, mentre in Italia il 49% degli intervistati ha dichiarato di aver saltato visite mediche a causa della pressione sociale.
Sul tema è intervenuto per primo Giorgio Mulé, Vicepresidente della Camera dei Deputati, che ha definito il pregiudizio verso le persone con diabete come una vera e propria “malattia culturale”. «Si tratta di un atteggiamento che ricorda una forma di bullismo», ha spiegato Mulé. «In Italia oggi abbiamo 4 milioni di persone con diabete e, secondo le proiezioni, nel 2050 questa cifra potrebbe salire a 10 milioni. Dobbiamo muoverci subito per sensibilizzare l’opinione pubblica e combattere questa sorta di ignoranza diffusa».
A fargli eco, Guido Quintino Liris, Senatore e capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bilancio, ha sottolineato l’importanza di un intervento istituzionale deciso: «Oggi più che mai, è fondamentale affrontare la crescente incidenza del diabete in Italia. Con la recente legge in materia, questa patologia viene riconosciuta come una malattia cronica, un passo significativo che garantisce ai pazienti un accesso facilitato a trattamenti specifici, dispositivi medici e farmaci necessari per la gestione della loro condizione. La collaborazione tra istituzioni, aziende e comunità è essenziale per garantire che ogni persona affetta da diabete riceva il supporto necessario».
Proprio per contrastare la diffusione di stereotipi, Abbott ha lanciato la campagna internazionale “Above the Bias” (“Oltre il Pregiudizio”), allo scopo di sensibilizzare il pubblico sulle sfide affrontate dalle persone con diabete e promuovere un cambiamento culturale. In Italia, l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio e dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale. Tra le iniziative previste dalla campagna, spicca l’installazione immersiva “Il labirinto del pregiudizio“, inaugurata proprio giovedì in Piazza San Silvestro. Fino al 23 febbraio, i visitatori potranno vivere un’esperienza interattiva che permette di vedere il mondo con gli occhi di chi convive con il diabete, sperimentando in prima persona le difficoltà e gli ostacoli che questa condizione comporta.
Massimiliano Bindi, amministratore delegato di Abbott Italia, ha evidenziato infatti come sia essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica affinché le persone con diabete possano sentirsi supportate e non isolate. La campagna “Above the Bias” va quindi oltre la semplice diffusione di dati e informazioni, puntando a un vero cambiamento culturale per ridurre il senso di vergogna e la discriminazione che molte persone con diabete ancora subiscono.
Il sostegno sociale gioca quindi un ruolo fondamentale nel migliorare la gestione della malattia, poiché chi riceve incoraggiamento e comprensione tende ad affrontare la propria condizione con maggiore determinazione, come ha sottolineato anche Angelo Avogaro, coordinatore dell’European Diabetes Forum Italia. «Questa giornata rappresenta un momento cruciale, poiché per la prima volta si pone l’attenzione sullo stigma che accompagna le persone con diabete». Avogaro ha inoltre sottolineato come questo “marchio” abbia conseguenze concrete sulla salute delle persone con diabete, non solo dal punto di vista psicologico, ma anche medico.
L’incontro ha rappresentato quindi un momento di confronto cruciale, con la partecipazione di esponenti delle principali organizzazioni impegnate nella lotta contro il diabete in Italia. Tra i presenti, Raffaella Buzzetti, presidente nazionale della Società Italiana di Diabetologia (SID); Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia; Riccardo Candido, presidente nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e Stefano Garau, responsabile comunicazione della FAND – Associazione Italiana Diabetici ODV. A conclusione dell’evento, tutti i relatori hanno ribadito la necessità di affrontare il diabete non solo come una questione sanitaria, ma anche come una battaglia culturale e sociale. L’appello è stato chiaro: è fondamentale abbattere lo stigma che ancora oggi circonda questa patologia e promuovere una maggiore consapevolezza, affinché ogni persona con diabete possa vivere senza discriminazioni e con il pieno supporto della società e del sistema sanitario.
Fotografia di copertina, riprese e montaggi a cura di Simone Zivillica
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