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Milleproroghe, fisco: per la rottamazione quater ci sarà altro tempo
Di Giuliana Mastri
L’approvazione del Milleproroghe porta con sé anche il provvedimento sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, per i contribuenti non in regola fino al 31 dicembre 2024. Nella sanatoria rientrano circa 500.000 persone, quelle che avevano già aderito alla rottamazione quater dell’anno scorso non ottemperando completamente. Per chi rientra nel provvedimento votato alla Camera sarà ancora possibile estinguere i debiti della definizione agevolata, ossia quelli su cui non sono previsti interessi, sanzioni e aggi, mentre, per paradosso, chi finora ha sempre pagato le rate delle cartelle da sanare e dovesse saltare l’ultima rata che slitta al 5 marzo, vedrà ugualmente caricati gli extra-costi.
Nel 2024 i miliardi raccolti dalla rottamazione sono 5,4, e valgono un terzo dei recuperi totali da riscossione. Degne di nota alcune proroghe per il fisco: i modelli per la dichiarazione dei redditi e Irap 2025 potranno essere pubblicati entro il 17 marzo. Inoltre, le dichiarazioni Irpef, Irap e Ires avranno la loro prima data utile per la trasmissione al 30 aprile anziché al 15. Stesso differimento per la messa a disposizione delle pagelle fiscali Isa.
Le pagelle fiscali servono per il concordato biennale, la cui proroga dell’adesione per il 2025-2026 non è stata concretizzata. Manca anche la clausola di salvaguardia per la tassazione delle auto aziendali (inasprita su quelle non elettriche). Nelle sedi istituzionali ci si stava già muovendo per innescarla ed era pronto un emendamento, ma ora si aspetta l’occasione migliore per farla approvare, probabilmente nel Decreto Bollette.
Resta fissata al 31 marzo la data entro la quale le aziende devono stipulare la polizza assicurativa di risarcimento danni a terreni, prefabbricati, nonché macchinari colpiti da calamità naturali. Sul versante alberghiero, viene spostato il termine per completare l’allineamento alle nuove procedure anti-incendio. La scadenza passa al 31 dicembre 2026 e vale per le strutture turistiche e i rifugi alpini con più di 25 posti letto.
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