Politica
Made in Italy Day: le eccellenze italiane a confronto tra tradizione e innovazione
Di Gianluca Lambiase
Molto più di un semplice brand dal mero valore estetico e simbolico. Un sigillo di qualità ed eccellenza che genera valore economico, agisce da leva diplomatica e certifica la garanzia di altissima qualità. Il made in Italy è sempre più centrale nell’agenda economica, politica e diplomatica del Paese, come testimoniato anche dall’istituzione, a partire dallo scorso anno, della Giornata nazionale celebrata il 15 aprile, giorno della nascita di Leonardo Da Vinci.
All’indomani degli annunci della nuova amministrazione americana sui dazi e con i nuovi equilibri geopolitici e commerciali tutti da definirsi, le eccellenze italiane si sono confrontate all’Auditorium della Tecnica di Roma lo scorso 11 aprile in una giornata, organizzata da Made in Italy Community, per tracciare un bilancio ma anche per guardare insieme alle nuove sfide che attendono il made in Italy.
Un evento che ha visto la partecipazione di imprenditori, rappresentanti istituzionali e leader dell’industria italiana. “Dobbiamo essere in grado di trasformare il problema dei dazi in una grandissima opportunità” – ha dichiarato il Founder di Made in Italy Community, Roberto Santori – “Ovvero quella di conquistare nuovi mercati, dove magari fino ad oggi eravamo un po’ più timidi”. “Non ci fermiamo all’11% di quota di export verso gli Stati Uniti ma puntiamo a conquistare nuovi mercati come il Sud-est asiatico, l’America del Sud, la Turchia o il Vietnam. Dobbiamo continuare a investire sulle nostre aziende, sui nostri prodotti e sul valore che viene riconosciuto ai nostri prodotti: design, qualità e precisione”.
“La pubblica amministrazione deve essere in grado di dialogare con il sistema impresa” ha aggiunto il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, intervenuto nel corso dell’evento. “Bisogna essere veloci e tradurre il sapere in saper fare. Stiamo lavorando per recuperare il capitale umano perso e per gestire i cambiamenti dell’innovazione tecnologica. Tutto ciò serve per avere un’organizzazione consapevole del suo ruolo e capace di dialogare con il sistema impresa”.
“Il Made in Italy affronta già da tempo diverse sfide all’ordine del giorno” ha commentato il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini. “Dobbiamo continuare a garantire qualità ed essere competitivi, ma per farlo occorrono misure e interventi a sostegno delle nostre imprese. L’Europa ha un gap competitivo con Stati Uniti e Cina e occorre investire per rispondere alle sfide del futuro”.
Ma come si uniscono percorsi imprenditoriali d’eccellenza che affondano le proprie radici nella tradizione italiana con le innovazioni digitali e tecnologiche sempre più frenetiche e repentine? “L’innovazione e la tradizione sono le radici del genio italiano” ha spiegato Pina Amarelli, Presidente di Amarelli. “È importante continuare a coniugare la storia e la tradizione con la capacità di volgere lo sguardo in avanti verso le nuove frontiere tecnologiche e produttive”.
“Abbiamo una lunga storia che innova continuamente” ha aggiunto Federico Foti, Direttore Generale di Ambrosoli. “Nei prodotti, nel design, nella sostenibilità, nella comunicazione. È fondamentale adattarsi ai contesti che cambiano e utilizzare i nuovi strumenti tecnologici mantenendo i valori che ci contraddistinguono fin dalla nascita”.
Un’innovazione tecnologica che continua a rappresentare un fattore determinante per la crescita e la competitività del Paese. “L’innovazione è un’opportunità straordinaria per il made in Italy, integrandosi nei processi di ideazione, creazione e produzione” ha spiegato Maximo Ibarra, CEO di Engineering. “In Italia abbiamo un vantaggio in termini di creatività, adattabilità e flessibilità. Dobbiamo far sì che l’innovazione non sia soltanto un’ondata sporadica, ma un impulso continuo attraverso tecnologie come l’intelligenza artificiale, il digital twin, l’internet of things e le tecnologie infrastrutturali come il cloud, con l’obiettivo di rendere i processi sempre più efficaci”.
“Il made in Italy è passione imprenditoriale che deve coniugarsi costantemente con l’avanzamento tecnologico” ha aggiunto Marco Sala, Vice Presidente del Gruppo Desa. “Rappresentiamo degli esempi a livello mondiale e dobbiamo continuare a lavorare per riuscire a esportare le best practice italiane anche all’estero” ha aggiunto Alessandro Moricca, Amministratore Unico di PagoPA.
Ma il made in Italy è anche design, un’eccellenza riconosciuta a livello globale, capace di coniugare estetica e funzionalità. “Continuare a promuovere il made in Italy è essenziale. Il design non è altro che l’unione di arte e tecnologia, estetica e ingegneria. Sostengo da sempre che il design rende il mondo un posto migliore, e gli italiani lo sanno fare benissimo” ha spiegato Silvio Pietro Angori, Vice Presidente e AD di Pininfarina. “Innovazione, passione e design sono valori fondamentali per la nostra azienda e per il made in Italy” – ha concluso Elisa Weltert, General Manager South Europe di Maserati – “L’innovazione tecnologica, insieme alla passione e al design, fa parte del nostro DNA”.
Foto di copertina, riprese e montaggio di Simone Zivillica.
