Lavoro

Inail, relazione annuale, calano gli infortuni e le morti sul lavoro

14
Ottobre 2024
Di Giampiero Cinelli

Oggi è stata presentata, nell’Aula dei Gruppi parlamentari a Roma, la relazione annuale Inail. Nel 2023 le denunce di infortunio hanno registrato una diminuzione sia dei casi in complesso sia di quelli mortali rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, gli infortuni denunciati sono stati oltre 590mila (-16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono provvisoriamente 375.578 (pari al 64% delle denunce), di cui il 18,1% avvenuti “fuori dall’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono, al momento, 550 (il 48% delle denunce), di cui oltre la metà (52,2%) “fuori dall’azienda”.

Per quanto riguarda il bilancio dell’Inail, i dati del consuntivo 2023 mostrano segno positivo sia in termini finanziari che economici e confermano, superato il triennio dalla revisione della tariffa dei premi, la tenuta della gestione assicurativa anche in situazioni critiche come l’emergenza pandemica.

Le entrate di competenza ammontano a 12 miliardi e 440 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al dato di consuntivo del 2022 (11 miliardi e 707 milioni), di cui nove miliardi e 387 milioni per entrate contributive, in crescita del 7% rispetto al dato di consuntivo del 2022 (otto miliardi e 774 milioni).
Le uscite di competenza si sono attestate a nove miliardi e 371 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto ai nove miliardi e 100 milioni del 2022, con prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali) pari a cinque miliardi e 251 milioni di euro. La maggior parte riguarda i pagamenti delle prestazioni permanenti (rendite), pari a quattro miliardi e 608 milioni e stabili rispetto al 2022. Le riserve tecniche ammontano a circa 36 miliardi di euro.

Estensione della copertura
Il decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023, ha disposto per l’anno scolastico e accademico 2023-2024 l’estensione della copertura assicurativa Inail agli studenti e al personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore, ammettendo alla tutela non solo gli infortuni occorsi durante esperienze tecnico-scientifiche, esercitazioni pratiche o esercitazioni di lavoro, come previsto dal testo unico, ma anche gli infortuni avvenuti nello svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento dei docenti e degli studenti delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, compresi gli alunni delle scuole dell’infanzia. Con il decreto legge n. 113 del 9 agosto 2024 questa misura è stata prorogata anche per l’anno scolastico 2024-2025.

Lavoro sportivo
Dal primo luglio 2023, inoltre, è operativa la riforma del lavoro sportivo di cui al decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021. A seguito del completamento del quadro normativo di riferimento, è stata modificata la disciplina dell’obbligo assicurativo Inail dei lavoratori sportivi, prevedendo tra l’altro l’estensione della tutela di cui all’art. 5 del decreto legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000 (assicurazione dei lavoratori parasubordinati) ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale, resi in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni o dal Comitato italiano paralimpico.

Prevenzione e sicurezza
Con i bandi Isi, divenuti ormai una componente strutturale delle politiche di prevenzione dell’Inail, a partire dal 2010 sono stati stanziati oltre tre miliardi e mezzo di euro a fondo perduto per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno permesso il finanziamento di più di 46mila progetti.

Semplificazione
L’edizione 2023, che ha messo a disposizione 508,4 milioni di euro, ha introdotto diverse novità con l’obiettivo di migliorare l’efficacia degli interventi realizzati e di semplificare la procedura di accesso al contributo. Oltre alla rimodulazione dei cinque assi di finanziamento in cui sono suddivisi i fondi, è stata aumentata l’incidenza degli interventi ad alto contenuto tecnologico, privilegiando progetti che prevedono la sostituzione di macchine obsolete con analoghi dispostivi che rispettino gli standard di sicurezza della normativa europea, ed è stata dedicata una speciale attenzione alle micro e piccole imprese che operano nei diversi settori dell’industria manifatturiera.

Più ispettori
Giorgia Meloni, intervenendo alla presentazione, ha affermato: «La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di ogni lavoratore. Garantire questo diritto è una priorità permanente, che deve vedere tutti in prima fila. Più prevenzione, più controlli, pene più severe per chi non rispetta le regole. Questa è la strategia che il governo sta portando avanti. Abbiamo disposto l’assunzione di 1.600 ispettori del lavoro in più, con l’obiettivo di incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni. Dal 1° ottobre è operativa la patente a crediti per il settore dell’edilizia, una novità importante che non solo monitora ma anche incentiva il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei cantieri, premiando le imprese virtuose e sanzionando quelle che non lo sono».

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