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Gaetano Manfredi nuovo Presidente Anci: “Riportare i comuni al centro della politica nazionale”
Di Gianluca Lambiase
Come ampiamente annunciato nei giorni scorsi e ratificato in occasione dell’Assemblea Nazionale al Lingotto Fiere di Torino, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è stato eletto all’unanimità nuovo presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Un’elezione gestita direttamente dal Partito Democratico con Davide Baruffi, coordinatore degli enti locali del partito, e dal responsabile organizzazione, Igor Taruffi. La presidenza dell’Anci spettava infatti in ogni caso al centrosinistra che ha la maggioranza degli oltre 700 delegati decisi dalle Anci regionali. Manfredi succede al Presidente uscente De Caro, confermando alla guida dell’Anci un sindaco del sud.
“E’ un onore rappresentare la più grande comunità istituzionale del Paese” – ha dichiarato nel suo discorso ai sindaci il neo eletto Presidente Manfredi – “Proporremo al Governo un’agenda dei Comuni che affronti temi urgenti ed importanti: diritto alla casa, che deve tornare accessibile a tutti ed in particolare alle coppie giovani e ai lavoratori; servizi sanitari di prossimità, integrati con i servizi sociali ed educativi, necessari soprattutto nelle aree con più anziani e soggetti fragili; sostenibilità dei servizi nelle aree interne, dove lo spopolamento e il calo demografico viene accelerato dalla riduzione dei servizi primari; la sfida dei trasporti, che va colta dando maggiore centralità al ruolo dei comuni nelle politiche della mobilità. Chiediamo al Governo di scrivere insieme e di portare avanti obiettivi chiari per mitigare il rischio dei nostri territori, con compiti chiari per ciascun livello di governo, con controlli e conseguenti responsabilità. Risorse certe e pluriennali, progetti da realizzare in tempi certi. La politica europea prosegua nel solco tracciato dagli ultimi programmi di investimento aprendo ad una centralità dei governi locali nelle scelte strategiche legate agli investimenti”.
A chiudere la prima giornata di lavori dell’Assemblea Anci è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I Comuni rappresentano uno snodo di programmazione e di rilancio dell’intero sistema Italia. L’unità del Paese, del nostro Belpaese, trova oggi nelle aree interne e montane, in quelle delle isole minori, nei borghi resi periferie, un aspetto di fragilità, per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento di infrastrutture realizzate con sacrificio in passato, come le linee ferroviarie definite “minori”, con danno ulteriore. Un tema – quest’ultimo – non eludibile da chi ne ha la responsabilità. Si tratta di luoghi che soffrono di una marginalizzazione che mette a rischio il futuro di tante parti d’Italia e, già oggi, incide negativamente sui diritti di cittadinanza dei suoi abitanti, quelli che il Presidente della Consulta di un tempo, Leopoldo Elia, definiva “cittadinanza sostanziale”. La Repubblica non può abbandonare territori e popolazioni così essenziali alla propria integrità e identità”.
“Con chi costruire l’Italia dei prossimi decenni se non con i Comuni?” ha concluso il Presidente Mattarella. “È un’opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze popolari. La concordia è necessaria di fronte alle emergenze, purtroppo divenute frequenti”.
Foto, riprese e montaggio di Simone Zivillica