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Forza Italia presenta il nuovo Testo Unico delle Costruzioni: “Un impianto normativo moderno, chiaro e sostenibile”

27
Marzo 2025
Di Beatrice Telesio di Toritto

Razionalizzare, semplificare e costruire un sistema normativo finalmente coerente. È questo l’obiettivo della proposta di legge delega per il nuovo Testo Unico delle Costruzioni, presentata alla Camera dei Deputati mercoledì 26 marzo, su iniziativa del Dipartimento Lavori Pubblici di Forza Italia. Un progetto che punta a superare la stratificazione normativa che da anni penalizza l’edilizia italiana, restituendo chiarezza a un comparto strategico per lo sviluppo del Paese.

A illustrare la proposta è stata Erica Mazzetti, deputata e responsabile del Dipartimento Lavori Pubblici di Forza Italia, che ha spiegato come questa legge delega rappresenti un cambio di passo radicale: «Fino a oggi si sono stratificate norme senza mai razionalizzare. Con questo testo per la prima volta urbanistica ed edilizia saranno regolate da un unico impianto normativo, con regole chiare, principi condivisi e iter semplificati». La proposta si distingue anche per il suo carattere “autoapplicativo”, simile al nuovo Codice degli Appalti, e per l’obiettivo di uniformare le procedure su tutto il territorio nazionale, abbattendo le discrepanze interpretative tra enti locali e accelerando le autorizzazioni.

Un contributo importante alla riflessione è arrivato dal Sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, che ha definito la riforma «una delle priorità del Ministero, una pietra miliare del percorso di aggiornamento normativo che stiamo costruendo». Ferrante ha ricordato l’impegno del MIT su più fronti, dal Codice degli Appalti al DL Casa, sottolineando però come la revisione del Testo Unico rappresenti la riforma di sistema più rilevante per il comparto. Al centro della visione del Ministero c’è il rapporto tra urbano e umano, da ricostruire attraverso strumenti normativi chiari, digitalizzati, partecipati. «Abbiamo avviato una fase di consultazione pubblica, vogliamo costruire questa riforma con tutti gli attori coinvolti. È tempo di fornire al Paese regole che favoriscano la rigenerazione urbana, la sostenibilità e la qualità dell’abitare», ha detto Ferrante, evidenziando la sintonia con il lavoro di Forza Italia.

Sul piano politico, Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e moderatore dell’evento, ha sottolineato come questa iniziativa sia il segno di un partito che vuole distinguersi per concretezza e capacità propositiva: «I nostri dipartimenti stanno lavorando su questioni reali. Oggi dimostriamo che Forza Italia è una forza responsabile, in grado di costruire proposte concrete e credibili per affrontare le sfide del Paese. Anche all’interno del centrodestra vogliamo essere sempre più protagonisti, con contenuti, non con slogan».

Particolarmente significativo anche l’intervento di Alessandro Cattaneo, responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, che ha ribadito il valore strategico della progettazione: «Il problema dell’Italia non sono le competenze tecniche o ingegneristiche: abbiamo risorse di prim’ordine. Ma servono norme chiare, coerenti e armonizzate. Dobbiamo rimettere al centro il progetto e dare alle Regioni un perimetro entro cui muoversi, nel rispetto di principi fondamentali comuni. Solo così possiamo garantire efficacia e innovazione». Cattaneo ha anche rilanciato sul “modello Milano”, difendendo le esperienze di rigenerazione urbana condotte negli anni e ammonendo: «Non possiamo ingessare un intero settore per qualche eccesso. Dobbiamo andare avanti con serietà e responsabilità».

La proposta presentata introduce importanti elementi di innovazione, come la digitalizzazione delle procedure, la creazione del fascicolo del fabbricato, la semplificazione dei titoli abilitativi, la definizione di regole certe su distanze, destinazioni d’uso, tolleranze costruttive e conformità urbanistiche. Al centro, resta la volontà di promuovere una rigenerazione urbana rispettosa dell’ambiente, del paesaggio e delle esigenze sociali.

Dopo anni di annunci e tentativi incompiuti, Forza Italia porta ora in Parlamento una proposta concreta, elaborata insieme al proprio comitato tecnico-scientifico e con il contributo di professionisti e categorie economiche. Una riforma che, come ha detto Mazzetti, «non nasce dal nulla, ma da mesi di lavoro e confronto con il territorio».

L’auspicio condiviso è che il Governo accolga e traduca in atti operativi questa proposta, accelerando un percorso di riforma atteso da anni da tutto il mondo dell’edilizia. Perché, come ha sottolineato Ferrante, «solo con un impianto normativo moderno possiamo rimettere in moto un settore cruciale per la crescita del Paese e migliorare concretamente la qualità del costruito e della vita dei cittadini».

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