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Passa il Dl Coesione: cosa prevede tra fondi, assunzioni e riordini

02
Luglio 2024
Di Giampiero Cinelli

Il testo di conversione in legge del decreto Coesione è prossimo all’approvazione. Il Governo ha posto ieri alla Camera la questione di fiducia e oggi si voterà a partire dalle 16 mentre l’ok definitivo è programmato per giovedì mattina. Mercoledì verranno discussi gli ordini del giorno. Il Dl Coesione non subirà quindi correzioni rispetto alla versione approvata dal Senato, le uniche modifiche al documento originale sono quelle apportate in Commissione.

Il provvedimento prende in considerazione vari ambiti, dai contratti di lavoro alle procedure amministrative, passando per i sussidi, l’energia e le concessioni pubbliche. Con le nuove misure in materia di politiche di coesione si configura, tra l’altro, la Cabina di regia per il Fondo Sviluppo e Coesione, quale sede di confronto tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’attuazione della politica di coesione europea 2021-2027. Il Dl attribuisce, in particolare, alla Cabina funzioni di coordinamento tra interventi nazionali e regionali di coesione europea.

Balneari e redditometro, si temporeggia
Balza alla cronaca il ritiro degli emendamenti, da parte di Forza Italia e Lega, sulla soppressione del redditometro e sulle concessioni balneari. L’abolizione del redditometro è quindi rimandata ad un prossimo provvedimento, così come l’ipotesi di attribuire la corresponsione degli indennizzi ai soggetti subentranti nelle concessioni balneari, a beneficio del soggetto uscente. C’era anche l’idea di stabilire un diritto di prelazione. Tutte le faccende riferite ai balneari verranno discusse in atti ad hoc, per adesso l’emendamento del Carroccio si è trasformato in una mappatura delle spiagge e di quelle ancora disponibili, con un riordino del settore.

Contratti di sviluppo
Il Dl Coesione porta in dote 330 milioni in aggiunta alla cifra assegnata dalla legge di bilancio per il 2024 ai contratti di sviluppo, ovvero i programmi straordinari di investimento siglati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy: 80 milioni sono autorizzati per quest’anno, passando così da 190 a 270 milioni), 250 milioni per il 2025 (da 310 a 560 milioni).

La metro di Milano
Un altro emendamento assegna 1 milione di euro l’anno dal 2024 al 2028 e 13 milioni per il 2029 alla metro M1 di Milano dalla stazione di Sesto San Giovanni a Monza Bettola. In tutto 18 milioni per «promuovere lo sviluppo infrastrutturale dei territori».

Interventi sul lavoro
Ci sono sgravi contributivi per l’assunzione a tempo indeterminato, che prevedono l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro – nel limite massimo di 500 euro mensili – per 2 anni. Rivolto ai giovani con età inferiore a 35 anni, alle donne e, nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno, anche agli over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi.

«Il decreto prevede inoltre un bonus donne in favore delle lavoratrici svantaggiate, con l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di 24 mesi nel limite di 650 euro su base mensile per ciascuna lavoratrice assunta a tempo indeterminato. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età, con un trattamento di maggior favore per le donne residenti nel Mezzogiorno».

L’azione sostiene lo sviluppo occupazionale nella Zes unica del Mezzogiorno attraverso uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.

Sport e inclusione
Aiuti anche al settore sportivo: in materia di istruzione e di contrasto alla povertà educativa sono previsti, nell’ambito del Programma Scuola e Competenze, con una dotazione finanziaria di 3,78 miliardi di euro, interventi di potenziamento delle infrastrutture per lo sport (200 milioni di euro), in complementarità con investimenti finanziati dal Pnrr. Ulteriori risorse sono rivolte specificamente al Sud, sia per potenziare l’istruzione tecnica e professionale (150 milioni di euro), che per la realizzazione di laboratori innovativi e a rafforzare e migliorare l’offerta educativa nella fascia di età 0-6 anni (100 milioni di euro) attraverso la fornitura di arredi didattici innovativi, in sinergia con l’intervento previsto dal PNRR.

Per i trasporti
«il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è autorizzato a bandire direttamente
concorsi pubblici e ad assumere 100 unità di personale, da inquadrare con contratto a tempo indeterminato nell’area delle elevate professionalità, di cui 70 nella famiglia professionale tecnica e 30 nelle famiglie professionali amministrativo-giuridico-legale, economico-contabile-finanziaria e della vigilanza, controllo e audit, in aggiunta all’attuale dotazione organica. A tal fine, è autorizzata la spesa di euro 615.417 per l’anno 2024 e di euro 7.385.003 annui a decorrere dall’anno 2025. 6-quater. Per le medesime finalità di cui al comma 6-ter, al fine di garantire l’urgente copertura di fabbisogno di personale di ruolo necessario per accelerare il processo di rafforzamento delle proprie capacità, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nei limiti delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente, è altresì autorizzato a bandire direttamente concorsi pubblici per l’assunzione di 300 unità di personale dell’area dei funzionari e di 150 unità di personale dell’area degli assistenti».