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Dimmi che musica ascolti e ti dirò che viaggiatore sei

29
Dicembre 2023
Di Redazione

Sono 4 i profili dei viaggiatori italiani che emergono dall’analisi commissionata dalla società di trasporti  FlixBus all’Istituto di Ricerca Squadrati. Lo studio intitolato “Cosa ci spinge a viaggiare?” vuole offrire una risposta alla domanda e fotografare l’approccio degli italiani al viaggio. L’intento è scoprire le ragioni e le emozioni che spingono gli italiani a spostarsi, individuando la musica e nello specifico le canzoni che meglio li rappresentano.

Cosa ci spinge a viaggiare?

Il periodo natalizio è sicuramente quello più gettonato dal cosiddetto viaggiatore del Cuore, che mette al centro di propri viaggi le persone e la semplicità delle piccole cose. Dopo un anno di intenso lavoro, le festività natalizie sono l’occasione migliore per tornare a casa e ricongiungersi con gli affetti familiari e le storiche amicizie. E per raggiungere il suo obiettivo è disposto a macinare chilometri e chilometri. Le sue località preferite sono quelle di mare e le città d’arte e poiché gli è più congeniale una modalità di viaggio più slow, rifugge il divertimento sfrenato. Il suo motto è “Take Me Home, Country Roads” canzone di John Denver (Portami a casa, ai luoghi a cui appartengo).

Agli antipodi è il viaggiatore Esploratore, il classico spirito avventuriero che predilige esperienze immersive a contatto con la natura. Mosso da un grande senso di libertà viaggia più frequentemente per raggiungere mete fisiche, in primis la montagna, ma una volta arrivato a destinazione, scalpita per tornare zaino in spalla. Insomma, non riesce proprio a stare fermo. Le parole della canzone che più rispecchiano il suo spirito sono «Non tutti quelli che vagano sono persi. È solo voglia di viaggiare» tratte da “Not All Who Wander Are Lost” di Lana del Rey.

Se l’intento del viaggio è quello di allontanarsi dalla monotona quotidianità per ritagliare del tempo per se stessi, allora si è un viaggiatore in Fuga. Un soggetto desideroso di libertà che torna frequentemente nei luoghi dove è già stato, magari quelli dell’infanzia, per rivivere nostalgicamente i ricordi del passato e i momenti più felici. Il viaggiatore in Fuga effettua un solo viaggio di media-lunga percorrenza all’anno, solitamente per andare lontano da tutto e tutti, motivo per il quale viaggia spesso in solitaria. La canzone che meglio lo rappresenta è “Bipolare” di Vale Pain: «Barcellona, Tokyo, Miami, Toronto. Non mi importa come, dimmi dove e ti ci porto».

In compagnia si sposta invece il viaggiatore Vacanziere, colui che ama lo svago e ama quindi gli  itinerari legati soprattutto alla sfera ludica e all’evasione. Il Vacanziere si sposta più volte all’anno, nelle città storiche, nei grandi centri abitati e nelle metropoli e vive il viaggio con leggerezza condividendone sempre tutti gli aspetti. Due versi sembrano perfetti per descriverlo: «Prima di partire per un lungo viaggio porta con te la voglia di adattarti», tratta dall’omonima canzone di Irene Grandi, e «Ciò che conta è che sia stata come una splendida giornata straviziata, stravissuta, senza tregua», come intona Vasco Rossi in “Splendida giornata”.