Esteri

Cronaca di un “meet”

19
Aprile 2025
Di Alessandro Caruso

Una settimana particolare quella appena trascorsa. In piena guerra commerciale Giorgia Meloni vestita di bianco è sembrata una colomba della pace, che con il suo meeting con Trump alla Casa Bianca ha raccolto un segnale di speranza per l’Europa. A Washington si è svolto l’atteso incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e la presidente del Consiglio italiana. Il colloquio si è aperto con parole di forte apprezzamento da parte di Trump, che ha definito Meloni “una leader straordinaria” e ha elogiato il suo operato in Italia: “Mi piace molto Giorgia, è tra i veri leader mondiali e sta facendo un lavoro eccezionale”.

La notizia importante è questa: il presidente americano ha espresso ottimismo sull’eventualità di un nuovo accordo commerciale con l’Unione Europea, assicurando che ci sono buone prospettive per una collaborazione equa: “Sono fiducioso, credo che riusciremo a trovare un’intesa”, ha dichiarato, aggiungendo che anche i negoziati con la Cina sui dazi stanno facendo progressi.

Meloni, dal canto suo, ha colto l’occasione per invitare ufficialmente Trump in Italia e ha auspicato l’organizzazione di un confronto diretto tra gli Stati Uniti e i rappresentanti europei. “Credo sia importante dialogare con chiarezza e cercare compromessi”, ha detto la premier, sottolineando la necessità di rafforzare i rapporti transatlantici. “Non sostengo un’idea di nazionalismo occidentale, ma penso che entrambi possiamo uscirne rafforzati. Sono convinta che un’intesa sia possibile”.

Trump ha poi ribadito che l’accordo con l’Unione Europea sui dazi “si farà sicuramente” e che non ci saranno ostacoli significativi. Ha anche ringraziato l’Italia per il sostegno dato all’Ucraina, affermando che il conflitto potrebbe essere vicino a una svolta: “Forse siamo alla fine della guerra, ma nei prossimi giorni avremo notizie dalla Russia”, ha detto.

A proposito di una possibile missione di pace europea in Ucraina, Trump ha risposto che iniziative di questo tipo sono sempre benvenute, ma ha lasciato la decisione sull’eventuale partecipazione dell’Italia al governo italiano. Inoltre, ha annunciato che giovedì verrà firmato un accordo con Kiev riguardante i minerali strategici.

Piccola curiosità:

durante l’incontro nello Studio Ovale, un giornalista italiano ha chiesto a Trump se avesse mai definito gli europei “parassiti”. Il presidente ha smentito, e anche Meloni ha negato che quella parola sia mai stata pronunciata da lui. In realtà il termine era stato usato da alcuni alleati politici statunitensi, come J.D. Vance e Pete Hegseth, e Trump si era limitato ad esprimere accordo con la loro posizione.

Trump ha poi ribadito la centralità del rapporto con l’Italia: “Se Giorgia resterà al governo, il vostro Paese potrà diventare il nostro alleato più forte. È una leader straordinaria e il nostro legame è eccellente”. Una bella chiosa che pone le basi per il consolidamento del rapporto bilaterale. 

Meloni ovviamente non si è presentata a mani vuote: ha portato in dono l’annuncio che al prossimo vertice NATO, l’Italia ufficializzerà l’impegno a portare la spesa per la difesa al 2% del PIL, come richiesto dagli alleati. “L’Europa si sta attrezzando per aiutare i Paesi membri a investire di più nella sicurezza. Tutti devono fare la loro parte”, ha dichiarato la premier. Trump ha commentato: “Il 2% è un buon traguardo, ma non basta mai davvero”.