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Consiglio europeo, focus su competitività, migrazione e sostegno all’Ucraina
Di Diana Adly
Il vertice dei capi di Stato e di Governo dei 27 Stati membri dell’Unione europea, che ha avuto luogo giovedì e venerdì a Bruxelles, si è concluso con nessuna nuova decisione. Tuttavia, numerose e cruciali le questioni sul tavolo discusse dai leader: industria europea, energia, guerra in Ucraina, situazione economica dell’Ue e migrazione. Sullo sfondo, le divergenze tra Berlino e Parigi sull’energia nucleare e sui motori a combustione, e l’incontro bilaterale tra la Presidente del Consiglio italiano Meloni e il Presidente francese Macron.
Competitività economica e industriale dell’Ue
La competitività dell’industria europea è ormai da settimane al centro del dibattito europeo. Se nell’ultimo vertice i leader hanno dato il loro sostegno al Piano industriale del Green Deal, l’incontro di ieri e oggi ha rappresentato la prima occasione per poter discutere concretamente delle nuove iniziative chiave messe in campo dalla Commissione per poter rafforzare la posizione dell’Ue a livello internazionale, anche in risposta all’Inflation Reduction Act (Ira) statunitense. L’Esecutivo europeo ha presentato il regolamento per l’industria a zero emissioni nette e quello sulle materie prime critiche, e i leader hanno discusso della revisione del quadro degli aiuti di Stato. La Presidente von der Leyen ha spiegato che la concorrenza globale «non si limita al settore delle tecnologie pulite». È necessario agire su diversi fronti: «Innanzitutto dobbiamo sfruttare meglio il nostro mercato unico, eliminare le barriere che ancora esistono, poi dobbiamo approfondire l’Unione dei mercati dei capitali e ultimare finalizzare anche l’Unione bancaria. Questo è essenziale per sbloccare la grande quantità di investimenti privati che è necessaria. Abbiamo inoltre bisogno di grandi investimenti pubblici in infrastrutture e in progetti innovativi».
Tuttavia, la definizione e la messa in campo di iniziative per rendere l’industria europea più competitiva e sostenibile stanno già riscontrando divergenze tra Stati membri. Nelle ultime settimane, tutti gli occhi sono puntati su Francia e Germania. Da un lato, Parigi insiste per l’inserimento dell’energia nucleare tra le tecnologie strategiche a impatto zero. Pur non riuscendo a raggiungere l’obiettivo, la Francia ha raggiunto una minima vittoria con l’inclusione del nucleare nella proposta “Net Zero Industry Act” della Commissione, ma solo in riferimento ai reattori di quarta generazione (che non esistono ancora). Un altro ostacolo nella messa in campo delle iniziative del Green Deal europeo è rappresentato dalla retromarcia di Berlino nell’adozione formale a livello di Consiglio dell’accordo per vietare la vendita di nuove auto a combustibile fossile a partire dal 2035. Il Vertice ha fornito un’occasione per ribadire le rispettive posizioni degli Stati membri su tali questioni.
Anche la riforma della struttura della governance economica europea è stata al delle discussioni relative all’attuazione delle politiche ambiziose dell’Ue. «Abbiamo bisogno di finanze pubbliche sostenibili», ha spiegato la Presidente dell’Esecutivo europeo. «Le regole devono essere quindi adattate a questa sfida».
Ucraina
Il Consiglio europeo ha ribadito la sua ferma condanna delle azioni della Russia e il suo incrollabile sostegno all’Ucraina e al suo popolo. L’Unione europea e gli Stati membri stanno intensificando gli sforzi intesi a contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina. Su questo punto si è anche concentrato l’incontro bilaterale a margine del Vertice tra il Presidente del Consiglio italiano Meloni e il Presidente francese Macron. In linea con gli altri capi di Stato e di Governo dell’Ue, hanno entrambi accolto con favore l’accordo raggiunto per fornire agli ucraini le munizioni e i missili necessari, messi a disposizione dall’industria europea.
Migrazione
Il Consiglio europeo ha anche brevemente affrontato il tema dell’immigrazione. Nonostante non siano state prese nuove decisioni, nuovi passi avanti sulle discussioni hanno riportato l’attenzione sulla materia. I leader hanno fatto il punto sui progressi compiuti nell’attuazione delle conclusioni di febbraio, in particolare sui due pilastri di azione: il Patto sulla migrazione e l’asilo, che deve passare attraverso il Parlamento e il Consiglio, e le misure operative. In questo caso, l’attenzione è stata ed è rivolta innanzitutto al rafforzamento del confine tra Bulgaria e Turchia, all’avvio di due progetti pilota sulla gestione delle frontiere, su come gestire i migranti in arrivo, non solo in Bulgaria ma anche in Romania, e sulle best practices di gestione delle frontiere per velocizzare le procedure di asilo o di rimpatrio. La Presidente del Consiglio Meloni, al termine del Vertice ha accolto con favore l’esito delle discussioni tra i Ventisette: «Lavoriamo alla concretezza dei risultati che mi sembrano buoni e dimostrano la buona fede nell’affrontare questa materia» per cui l’Italia può dirsi «soddisfatta».
Situazione economica e vertice euro
A margine del Consiglio europeo, ha avuto luogo il Vertice euro in formato inclusivo con la partecipazione dei 27 leader, della presidente della Banca centrale europea Lagarde e del Presidente dell’Eurogruppo Donohoe. Inevitabilmente, è stato affrontato il tema delle recenti crisi bancarie negli Usa e in Svizzera. Dopo aver ribadito che «una solida architettura finanziaria europea è fondamentale per attrarre investimenti sostenuti, sostenere l’innovazione e la creazione di posti di lavoro e accelerare le transizioni verdi e digitali», i leader hanno invitato l’Eurogruppo a continuare a monitorare attentamente gli sviluppi economici.