Lavoro
“Stasera l’Italia”, la XIII edizione del Premio Guido Carli
Di Daniele Bernardi
Venerdì 6 maggio, presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma si è tenuta la tredicesima edizione dell’ambito Premio Guido Carli dell’omonima Fondazione. Un riconoscimento a tutti coloro che hanno portato in auge l’eccellenza italiana nel mondo e nel nostro paese. L’edizione di quest’anno è dedicata a Massimo Dell’Omo, giornalista reporter e marito di Romana Liuzzo, presidente della Fondazione e nipote dell’ex governatore della Banca d’Italia Guido Carli.
Ad aprire l’evento, è stata proprio la madrina Liuzzo che, dopo aver ricordato il marito scomparso a causa di una malattia, ha mostrato la medaglia donata dal Capo dello Stato per questa edizione del premio. Al saluto, indiretto, del presidente, sono seguiti quelli di altri due importanti rappresentanti delle istituzioni: il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha ricordato sia Dell’Omo «per l’impegno, la dedizione e la passione con cui si è dedicato in una professione in cui, proprio in frangenti come quello attuale, cogliamo appieno il valore e la funzione essenziale nella vita di ogni democrazia» sia Guido Carli per il suo ruolo nell’adesione al Trattato di Maastricht del ’92.
Alle parole di Di Maio, hanno fatto eco quelle del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta che ha aggiunto: «Tanto ha fatto Carli per l’Europa, potremo anche dire tutto. Fu carli ad avallare i vincoli esterni nel dopoguerra, che hanno costretto l’Italia a delegare quote di sovranità con lo scopo di sprovincializzare il paese. È stato indubbiamente il principale protagonista nella trasformazione dell’Italia da società chiusa ad aperta. Quest’anno si celebra il ventennale del suo capolavoro» e ancora, venendo anche lui all’attualità: «Lunedi prossimo l’Europa sarà a un bivio […] ci saranno due discorsi: quello violento di Putin per la vittoria russa sui nazisti e quello di Macron a Strasburgo, all’europarlamento, da un lato l’involuzione insanguinata e la tragica regressione della guerra, dall’altro un processo di crescita, di diritti e di libertà. Guido carli ci ha insegnati dove stare: quella della nuova Europa, capace di resistere agli istinti animali, pronta a modificare i trattati per rafforzarsi».
Ricordata la figura di Carli, anche nelle parole di Gianni Letta, presidente onorario della fondazione, la premiazione è cominciata. Molte le personalità che si sono alternate sul palco per ricevere il riconoscimento. A maggior ragione considerando le parole di Letta: «Questa sera […] abbiamo deciso di estendere il premio a tutti i settori perché in tutti i settori ci sono eccellenze italiane, lo spirito di Guido Carli si manifesta in tutti i settori, compresa l’arte, lo spettacolo e lo sport, momenti che servono a cementare l’unità nazionale», riassunto poi tutto in “Stasera, l’Italia”.
Ed ecco quindi salire sul palco Federica Pellegrini, la ‘Divina’ che tra campionati nazionali ed eventi internazionali ha collezionato oltre 150 medaglie, Toni Servillo, attore protagonista dei capolavori di Sorrentino Il Divo, La Grande Bellezza e da ultimo Qui rido io del regista Mario Martone, ma anche Gerry Scotti che, riferendosi a se stesso, si è definito “un badante”, al servizio degli ascoltatori cui tiene ‘semplicemente’ compagnia.
Ma non sono mancati anche grandi nomi dell’imprenditoria: come Francesco Mutti, amministratore delegato dell’omonima azienda, nota in tutto il mondo per aver reso tanto (tutto) da un oggetto così semplice come il pomodoro, Alberta Ferretti, stilista il cui estro è stato riassunto in tre parole “classe, femminilità ed eleganza” e Giovanna Melandri, presidente del MAXXI (Museo d’Arte del XXI secolo), che ha ricordato Federico Caffè, grande economista, suo mentore, scomparso il 30 ottobre del ’98.
A questi, si sono aggiunti i nomi di alcune importanti personalità della società civile, se così la si vuol definire, che hanno reso un servizio particolare alla comunità: Ruth Dureghello, prima donna a capo della comunità ebraica a Roma, definita dall’Ambasciatore Massolo «tosta, aperta e leale, ma anche ricca di umanità, coerente nell’impegno e con uno sguardo limpidissimo e bellissimo», e Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che ha condiviso il premio con i 250mila volontari della Croce Rossa Italiana.
Tra gli altri premiati: Francesco Giambrone (sovrintendente del teatro dell’opera di Roma), Luigi Ferraris (AD di Ferrovie dello stato), Marinella Soldi (Presidente RAI), Mariangela Zappia (prima Ambasciatrice italiana donna negli Stati Uniti e prima Rappresentante dell’Italia nella NATO, Rappresentante italiana alle Nazioni Unite e prima donna Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio) e, last but not least, il Generale Francesco Paolo Figliuolo. «Un italiano (riferendosi al suo libro appena pubblicato), che se tutti gli italiani fossero così, questo paese sarebbe sicuramente migliore», così introdotto da Gianni Letta.
Una serata particolarmente viva e ricca di personalità: chi non mancava tra i premiati, infatti, sedeva quasi sicuramente nella giuria. Dal già citato Massolo a Francesco Starace (Amministratore delegato e Direttore generale di ENEL), da Fedele Confalonieri (Presidente Mediaset) a Giovanni Malagò (Presidente del Comitato Olimpico Italiano) e poi Francesco Boccia (Presidente Luiss Guido Carli ed ex-presidente di Confindustria), Claudio Descalzi (AD di Eni), Urbano Cairo e molti altri ancora.
Insomma, un evento in pieno stile Oscars, a pochi giorni dalla premiazione del David di Donatello. Ma d’altronde, quale miglior modo per celebrare il Made in Italy?