Lavoro
Orlando in audizione: “Formazione permanente cruciale per sicurezza sul lavoro”
Di Vanessa Gloria
La formazione come strumento culturale di prevenzione per coinvolgere e responsabilizzare il lavoratore in relazione ai rischi dell’attività che svolge. Perché consapevolezza e preparazione sono cruciali strumenti di neutralizzazione del rischio. Questo il cuore dell’audizione del Ministro del Lavoro Andrea Orlando, in Commissione d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia al Senato.
Le criticità si riscontrano nell’offerta, da parte delle aziende, di una formazione attraverso servizi formali, quindi non effettivamente efficaci. Un meccanismo che lede le imprese sane, che spendono per una formazione permanente e seria.
La soluzione pensata da Orlando va verso una direttrice ispettiva per garantire l’applicazione a tutti gli obblighi in materia di sicurezza del lavoro. I controlli sull’effettiva formazione deve istruire il lavoratore su pericoli e misure di prevenzione di cui necessita per svolgere la sua attività.
Orlando dichiara: “Sono attualmente in vigore 7 Accordi Stato-Regioni, in molte parti similari, ma con differenze interpretative ed organizzative che favoriscono confusione ed incertezze applicative. Queste criticità, unitamente alle disomogeneità nei sistemi regionali di accreditamento, alla pressoché assenza di controlli hanno favorito il proliferare di proposte formative assolutamente inadeguate con soggetti formatori non qualificati che hanno creato talvolta un mercato parallelo di adempimenti formali e, in alcuni casi, di vendita di attestati di formazione falsi, svilendo questa importante e fondamentale misura di prevenzione”.
Sulla formazione il Sen. Doria (Lega): “E’ fondamentale sia che queste nuove figure, che stiamo formando, abbiano un ruolo importante che coordinare le risorse e utilizzare gli strumenti della tecnica per mettere a sistema le informazioni per operare meglio” Orlando risponde: “Non sarei per produrre una dinamica di accentramento, ma sono per il coordinamento e per responsabilizzare le Regioni. Una formazione che sia permanente, una parte consistente nel Pnrr prevede una formazione sia per chi cerca lavoro ma anche per chi già ce l’ha”.
Uno dei nodi della sicurezza sul lavoro riguarda la qualificazione delle imprese. Nella previsione della formazione manca quella diretta ai datori di lavoro. Il focus è sensibilizzare alla tutela della salute dei dipendenti il datore di lavoro stesso. Processo che, Orlando specifica, costituirebbe “null’altro che una ragionevole esplicitazione del principio affermato nell’articolo 41 della Costituzione, secondo cui l’iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
Sul coordinamento centrale il Sen. Ruotolo (Misto): “Ha parlato anche di Banche Dati, bene mettiamo in connessione i sistemi” Orlando risponde: “Penso che non si tratta solo di investire, talvolta bisogna solo creare il dialogo per questi dati. Dati che hanno un altissimo valore economico per quanto riguarda cittadini e consumatori”.
Altro tema di grande attualità toccato dal Ministro è il caporalato. Problematica che verrà affrontata nel tavolo di competenza che si riunirà il prossimo 27 luglio, occasione in cui verranno approvate le linee nazionali della presa in carico delle vittime di sfruttamento. In attesa del confronto sono ripartite le attività ispettive attraverso task force di mediatori culturali “non solo in agricoltura, ma anche in ambiti economici” specifica Orlando. I progetti che hanno ricevuto l’ok hanno un finanziamento complessivo di 100mln, un esempio è l’help desk anti caporalato, e puntano al reinserimento lavorativo e alla sicurezza. Una proposta che nasce dopo aver toccato con mano la difficoltà del lavoratore a denunciare.
Interviene il Sen. Pittella (PD): “Il problema non è solo ammodernare il complesso normativo, ma anche monitorare l’attuazione delle leggi. Per il problema del caporalato, c’è un comitato costituito due anni fa, un tavolo, a quali risultati ha portato?” Orlando spiega: “Nel Pnrr c’è una voce di finanziamento che è volta al superamento degli insediamenti informali dei braccianti, c’è un accordo con l’Anci e a breve partirà un questionario in tutti i comuni per una mappa degli insediamenti informali e sulla base di questa nella prima metà del 2022 verranno fatte partire le operazioni nel Pnrr”.