Lavoro

Giovani imprenditori. Sta cambiando tutto, ma sanno cosa chiedere

14
Ottobre 2022
Di Giuliana Mastri

Il Forum dei Giovani imprenditori di Confindustria, in programma a Capri fino a domani, offre una chiave di lettura chiara della situazione e delle richieste trasparenti alle istituzioni. Nessuna visione catastrofica nel complesso, ma onestà nell’elencare i rischi per una parte del tessuto produttivo. Ovvero quello delle Pmi energivore. Gravato di costi che espongono a numerose chiusure o blocchi della produzione, con una serie di distretti su cui pende la vera e propria fine. Ecco perché ci vuole un aiuto pubblico massiccio. E in tal senso, anche nelle dichiarazioni del presidente di Confindustria Giovani Riccardo Di Stefano, l’opzione europea di un Fondo per i finanziamenti, su emissione di debito comune sul modello dello Sure, è apertamente caldeggiata. I giovani capitani d’industria credono nella transizione verde, ma chiedono di allungare i tempi del programma comunitario Fifth for 55, ovvero il piano per rispondere al cambiamento climatico. E poi i capisaldi della riduzione del cuneo fiscale e delle riforme strutturali. Sulle riforme si innesta il Pnrr, a onor del vero in ritardo, come sottolinea Di Stefano, perché quest’anno risultano spesi 11,7 miliardi dei 29 programmati. Tuttavia, dipende dall’innalzamento dei costi per le imprese che quindi tendono a rispondere meno ai bandi. Per la transizione ecologica bisognerà spendere circa 650 miliardi entro il 2030. Manifesta la volontà di sinergia tra pubblico e privato, sottolineata da Di Stefano.

Spauracchio Cina

I confronti non hanno eluso il problema di un processo appena agli albori ma già impressionante. La de-globalizzazione che porta ad accorciare le catene di approvvigionamento, in un contesto dove si è tornati a contendersi le materie prime. «Pechino sta riducendo le importazioni e nel prossimo Congresso del Partito Comunista annuncerà come obiettivo per il futuro non più la crescita del Pil ma lo sviluppo interno, l’urbanizzazione e l’indipendenza – ha evidenziato Luca Burrafato, Responsabile Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa di Allianz Trade –. Il commercio estero del Dragone è ancora largamente positivo e, ad esempio, a Dubai sono aumentati gli acquisti di macchine cinesi mentre quelle europee a volte ritardano le consegne in quanto non hanno i materiali a disposizione. Che invece i cinesi trovano», ha concluso Burrafato.

L’asse Putin-Erdogan richiama di nuovo la riflessione sull’energia. A riguardo Alessandro Profumo, Ad di Leonardo, propone di riconsiderare i contratti a lungo termine “take or pay“, che dieci anni fa non erano più parsi vantaggiosi, e di proteggersi con i derivati. Al netto della fiducia da riporre in geotermico e rinnovabili.

Cosa va bene. Le opportunità

Massimo Antonelli, il Ceo di EY, ha presentato uno studio della sua azienda in cui si evince che il 93% degli imprenditori ha rivisto il piano strategico. Il 66% ha aumentato gli investimenti. In primis nel digitale, poi in ricerca e svIluppo e in formazione. A riprova che gli imprenditori sono adattabili e dinamici di fronte agli ostacoli. Il volume dei Deal sul territorio è soddisfacente e anche i Deal all’estero mantengono i livelli del 2021. Tuttavia, dalle indagini si evince una grande stanchezza sociale e la perdita di fiducia, che si riflette sui consumi. Quindi saranno fondamentali le politiche demografiche e l’investimento sulle risorse umane e sul benessere del dipendente. Di 3 milioni di lavoratori da pensionare, Antonelli suggerisce di sostituirli con 2,3 milioni di donne e 1 milione di ragazzi. Come motore per gli investimenti, dopo una stagione di liberismo, sono tornati centrali i fondi statali. Le opportunità dei finanziamenti con garanzia sono stati sottolineati da Bernardo Mattarella, Ad di Invitalia, il quale ha parlato della storia di successo della Campania, dove nel 2021 sono stati sottoscritti mini-bond da investitori istituzionali per aiutare le imprese, e da Pasquale Salzano presidente di Simest, che ha annunciato la disponibilità di 200 miliardi di Venture Capital per le Pmi, con la collaborazione di Cdp. Dunque economia mista e idee concrete per affrontare questa fase di passaggio e rimodellamento. Tutti si augurano vedere la nave Italia solcare nella tempesta.