Lavoro

Congedo parentale: come si stanno muovendo le aziende all’avanguardia

20
Novembre 2021
Di Andrea Maccagno

Sostenibilità è un concetto ampio. Non è solo ambiente. È anche offrire un contesto sano e armonioso nel quale vivere e lavorare. Nelle aziende, riconoscere ed ampliare diritti per garantire una maggiore cura del proprio personale. È espandere le iniziative di Diversity & Inclusion, una tendenza che il mondo privato sta abbracciando negli ultimi anni.

Così non stupisce se alcune aziende, grandi e piccole, scelgono di porre attenzione ai temi della disabilità, dell’inclusione delle persone trans o, ancora, di strutturare progetti per promuovere le tematiche lgbt. Su questa scia, non sorprende che anche la questione “maternità” – in senso lato – diventi un tema su cui strutturare politiche che vadano incontro ai neo genitori. Non stupisce, non sorprende, ma guai a darlo per scontato.

L’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella portata avanti da AB InBev, il leader mondiale nella produzione della birra. A livello europeo, il colosso belga garantisce da questo mese un congedo parentale di ventisei settimane al 100% della retribuzione. La nuova policy coinvolge più di 13.500 dipendenti in oltre 20 Paesi del Vecchio Continente.

In Italia, AB InBev va quindi oltre quanto prevede la legge in caso di maternità o adozione: per le mamme, infatti, durante le prime sei settimane di maternità facoltativa la retribuzione sarà integrata al 100% rispetto al 30% corrisposto dall’INPS come indennità.

Ma non è tutto. AB InBev garantisce anche ai papà in caso di nascita o adozione l’estensione del periodo di congedo parentale. Per il 2021 l’attuale normativa, infatti, riconosce loro due settimane. Con la nuova policy, AB InBev corrisponde ai papà due ulteriori settimane al 100% della retribuzione, portando a 4 il totale di settimane di congedo.

“Garantire alle nostre persone un ambiente di lavoro sempre più attento al profilo di realizzazione personale e familiare è quanto di più rilevante per AB InBev. Chi lavora con noi deve essere sostenuto durante gli importanti avvenimenti della propria vita: una responsabilità che ci assumiamo quotidianamente”, ha dichiarato Arnaud Hanset, Country Director di AB InBev Italia. “Incoraggiare il congedo parentale confermando il 100% della retribuzione è un gesto di cura che l’azienda ha fortemente voluto implementare nei molti mercati europei in cui opera. Anche in Italia, questa policy è parte del nostro impegno per la diversità e inclusione”.

Una bella iniziativa che AB InBev offre ai propri dipendenti. Da emulare, ove possibile, perché un ambiente lavorativo che aiuta e che supporta il proprio personale rende la quotidianità in azienda un luogo piacevole nel quale spendere le proprie energie. I benefici sarebbero di tutti.