Innovazione
VeniSIA, l’innovazione a Venezia
Di Daniele Bernardi
Al via la seconda edizione del progetto VeniSIA (Venice Sustainability Innovation Accelerator), l’acceleratore per l’innovazione istituito presso lo Strategy Innovation Hub del Dipartimento di Management all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il 2 maggio è stata lanciata la seconda Call for Ideas per individuare le start-up che avranno l’opportunità di realizzare con VeniSIA un proprio progetto. La Call si è chiusa il 30 giugno con ben 4.000 progetti candidati. Ma di questi, solo 40 saranno selezionati per la fase successiva, i loro nomi verranno svelati il prossimo 3 ottobre.
Il direttore scientifico del progetto, Carlo Bagnoli, ha spiegato che “Venezia diventa luogo ideale in cui testare e lanciare le migliori idee che disegneranno un ambiente più sostenibile per i prossimi anni”. L’obiettivo del progetto è infatti quello di offrire soluzioni innovative per raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale e fare di Venezia una città più attrattiva per giovani talenti.
Sette sono le sfide a cui le start-up candidate hanno dovuto rispondere. Dalla low carbon mobility, ovvero una mobilità sul territorio più sostenibile, allo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili. Non solo infrastrutture e risorse, ma anche il loro impatto sociale: nel tentativo di creare una maggiore accettazione da parte della comunità degli impianti energetici basati su fonti rinnovabili. Ancora, lo sviluppo di tecnologie per l’analisi e il monitoraggio di parametri climatici utili a prevenire disastri ambientali, attraverso l’uso dunque di un approccio data driven. Creare nuove forme di supply chain alternative e più sostenibili di quelle attuali e, da qui, lavorare ad una migliore economia circolare e una diminuzione degli sprechi. Infine, la settima sfida riguarda il ruolo, sempre più importante, svolto dalle Smart cities: dagli edifici all’IoT per le strade delle nostre città.
I team selezionati potranno trasferirsi nel capoluogo veneto. Tra gli obiettivi di VeniSIA, infatti, c’è quello di attrarre innovatori residenti che verranno coinvolti in attività di community building.
Col progetto, Venezia si impegna a raggiungere i Sustainable and Development Goals fissati dalle Nazioni Unite, in particolare: aumentare la quota di energia rinnovabile e raddoppiare il tasso di efficienza energetica, sviluppare sistemi di trasporto accessibili e sostenibili, salvaguardare il patrimonio culturale e ambientale, ridurre gli effetti dei disastri naturali e l’impatto ambientale della città, ottenere una gestione sostenibile e un uso efficiente delle risorse, ridurre gli sprechi e i rifiuti, proteggere gli ecosistemi, ripristinare le terre e i suoli degradati, arrestare la perdita di biodiversità.
Il tutto attraverso programmi di tutorship e affiancamento di aziende già consolidate, realizzando i progetti e le idee innovative di ricercatori e startup e attivando stage e tirocini per gli studenti delle lauree magistrali.
I problemi di Venezia sono noti, la città è tra le prime in Italia a subire gli effetti dei cambiamenti climatici, a partire dal progressivo inabissamento degli edifici. A tal proposito, questa seconda edizione del progetto VeniSIA arriva, infatti, dopo la nascita della Fondazione ‘Venezia capitale mondiale della sostenibilità’: un progetto che punta a mettere in rete enti locali, enti culturali e aziende private per andare a caccia di fondi e rilanciare la città. A 1600 anni dalla sua fondazione, il capoluogo veneto si appresta ad investire dai 2,5 ai 4 miliardi di euro in innovazione per spingere verso una maggiore sostenibilità.
Diversi già i progetti sviluppati in quest’ambito: dal Polo dell’idrogeno nell’area dismessa del Porto Marghera alla Biennale della Sostenibilità, con la partecipazione di istituzioni, accademici, artisti e scienziati per discutere dei cambiamenti climatici e di come prevenire ulteriori danni.
Non resta, dunque, che attendere e scoprire chi sarà a guidare il cambiamento nel prossimo futuro di Venezia, un futuro sicuramente sempre più sostenibile.