Innovazione

Polo Strategico Nazionale, il nuovo Cloud per la pubblica amministrazione

08
Settembre 2022
Di Daniele Bernardi

Il cloud… tutti l’hanno sentito nominare (e forse perfino nominato) almeno una volta nella vita, ma nessuno sa effettivamente di cosa si tratti. Diventato famoso ai più grazie alla Apple, il cloud computing indica tutti quei servizi offerti da remoto mediante la rete internet. Si tratta di servizi molto diversi tra loro, spesso riguardano la memorizzazione dei dati e la copia automatica di qualsiasi modifica su tutti i dispositivi connessi.

Da sempre ci si è fregiati di questa parola per parlare di innovazione, di progresso tecnologico. Ebbene, da oggi anche la Pubblica Amministrazione italiana avrà un proprio servizio cloud. Lo scorso 26 agosto, infatti, il capo del Dipartimento per la Trasformazione Digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Rosa, e il rappresentante legale della società vincitrice del bando, Emanuele Iannetti, hanno firmato il contratto che permetterà la costruzione del Polo Strategico Nazionale, un’infrastruttura che fornirà servizi di clouding a tutte le amministrazioni.

La nuova società guidata da Iannetti è una cordata costituita da TIM, Leonardo, CDP Equity e Sogei. Il bando si è concluso a luglio scorso ed è stato soffiato a Fastweb abbassando il prezzo della costruzione a circa 2,7 miliardi di euro. Le quattro imprese italiane hanno poi deciso di conferire l’incarico di amministratore a qualcuno che avesse già una forte esperienza nel settore. È per questo che la scelta è ricaduta su Iannetti, negli ultimi anni responsabile Ericsson per il Sud Est Mediterraneo e numero uno dell’azienda in Italia.

L’obiettivo del Polo sarà, come annunciato, dotare la Pubblica Amministrazione italiana di un proprio sistema cloud e ospiterà i dati provenienti dalle amministrazioni centrali, da quelle locali e dalle ASL

«La firma segna un passo decisivo per l’operatività del Polo Strategico Nazionale. A meno di un anno dalla pubblicazione della Strategia Cloud Italia, entrerà in funzione uno dei primi progetti europei per il cloud pubblico che mira a garantire alla PA servizi digitali moderni e efficienti e al contempo sicuri. Il Polo rappresenterà una infrastruttura essenziale per la messa in sicurezza dei dati e delle infrastrutture delle amministrazioni italiane con l’obiettivo di tutelare i dati e i servizi pubblici, in particolare modo quelli relativi alle funzioni strategiche e critiche, da ingerenze e minacce esterne». Sono state queste le parole di Paolo Rosa.

La costruzione del PSN rientra infatti nei tre obiettivi della Strategia Cloud Italia che verrà finanziata tramite i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

«Grazie al PNRR oggi facciamo un passo avanti fondamentale per lo sviluppo digitale del Paese, dando alle amministrazioni la possibilità di utilizzare le migliori tecnologie di private e public cloud oggi disponibili e assicurare al contempo alti livelli di cybersecurity e tutela della privacy» ha commentato sempre Rosa.

La concessione avrà una durata di 13 anni, come fanno sapere da Cassa depositi e prestiti, e i servizi saranno erogati per 10 anni ad ogni amministrazione aderente. Ma ora occhio al prossimo step: entro la fine dell’anno, infatti, è previsto il collaudo della piattaforma. Solo se la società verrà promossa, allora verrà dato l’ok all’invio di nuovi fondi.