Avviato nei giorni scorsi l’innovativo impianto di produzione di biometano alimentato con l’organico da raccolta differenziata dei rifiuti urbani (FORSU), progettato e costruito da Sebigas srl per Maserati Energia Srl (di cui fanno parte Maserati srl e Sebigas srl) e sito a Sarmato, provincia di Piacenza.
Disposto su un’area di 35.000 m2, l’impianto è stato progettato per trattare fino a 50.000 t/anno di FORSU e circa 5.000 t/anno di residui vegetali (verde). Le diverse fasi di trattamento, ottimizzano l’intero processo riducendo al minimo gli scarti. Infatti soltanto il 7% dei rifiuti in ingresso – che corrispondono a plastiche, metalli e altri inerti presenti nei conferimenti – non viene lavorato. Il cuore dell’impianto, ove si realizza il processo di digestione anaerobica a umido, è costituito da 5 reattori (1 prevasca, 3 digestori e 1 post-digestore). Il biogas prodotto in questa fase viene poi trattato in apposito sistema di upgrading, che separa la CO2 dal metano, producendo 5.100.000 Sm3 di biometano ogni anno da destinare interamente come carburante per autotrazione.
“Siamo estremamente orgogliosi di questo progetto che non solo dimostra la nostra profonda conoscenza del mercato e delle sue dinamiche, ma soprattutto conferma la nostra piena fiducia nell’utilizzo della FORSU come risorsa per la generazione di energia elettrica e metano”, dichiara Marco Bonvini, General Manager Sebigas. “Sebigas può garantire, per ogni cliente, non solo quanto sviluppato in fase di realizzazione dell’impianto, ma soprattutto l’ampio know-how acquisito dalla condivisione di forze ed obiettivi con Maserati, dalle fasi iniziali di autorizzazione dell’impianto, all’assistenza di operation, la manutenzione dell’impianto e la consulenza biologica e post sales”.
L’impianto Maserati trasforma i rifiuti organici raccolti in un bacino di circa 600.000 abitanti in un anno, in un volume di biometano corrispondente a oltre 180.000 rifornimenti per auto a metano, per una percorrenza indicativa di oltre 54.000.000 km, ovvero 90.000 viaggi auto da Roma a Milano in un anno. In aggiunta, lo sfruttamento spinto della frazione organica a livello di bacino, riduce la necessità di trasporto del rifiuto, portando a un generalizzato beneficio ambientale e contribuendo a incentivare il mercato delle energie rinnovabili e dell’economia circolare. “La realizzazione di questo impianto rappresenta per noi un passaggio molto importante verso il futuro, in quanto l’Azienda si arricchisce di un sistema all’avanguardia, tra i primi in Italia, che completa e potenzia il processo di trasformazione della sostanza organica nel quale l’Azienda ha creduto fin dalla sua nascita”, ha aggiunto l’Arch. Paolo Maserati. “Questo è anche un modo per valorizzare le competenze tecniche di Maserati che si sono sviluppate nel corso degli anni”.
Dal processo di digestione anerobica, oltre al biometano, residuano 10.000 t/anno compost, destinato interamente al riutilizzo in agricoltura, e 36.000 m3/anno di effluente liquido depurato, che in parte viene scaricato in corpo idrico superficiale e in parte riutilizzato nello stesso ciclo produttivo. Unica nel suo genere la partnership tutta italiana tra Maserati srl – storica realtà di compostaggio attiva dal 1980 – e Sebigas srl – leader tra i fornitori di tecnologia per la produzione di Biogas e biometano – che nel 2017 ha costituito Maserati Energia srl, realtà specializzata nella gestione del rifiuto: dal conferimento alla valorizzazione per la produzione di energie alternative.
Rossella D'Alessandro