Innovazione

Nomadi digitali, cresce la concorrenza: dopo l’Italia anche la Türkiye presenta piattaforma per visto

30
Aprile 2024
Di Paolo Bozzacchi

Sono gli smart workers, ma potremmo definirli anche apolidi digitali. A caccia del miglior work life balance possibile. Si trovano nella fortunata condizione di scegliere il best place to work nel quale vivere e dal quale lavorare (da remoto). E vogliono approfittarne. Sono stimati in oltre 35 milioni nel mondo e rappresentano un bacino di utenza piuttosto appetibile per molti Paesi in cerca di attrattività.

Come ottenere il visto in Italia
Per richiedere la Digital Nomad Visa in Italia occorre possedere la qualifica di lavoratore altamente specializzato (dipendente o autonomo), svolgere la professione da almeno 6 mesi e avere una RAL da almeno 28mila euro l’anno. Non possono mancare anche la stipula di un’assicurazione sanitaria valida in Italia della durata di almeno un anno, la disponibilità di un alloggio e un certificato che attesti l’assenza di carichi penali negli ultimi 5 anni. Poi in Italia il gioco è fatto.

La nuova piattaforma della Türkiye
Ankara non ha perso tempo. Ha lanciato la piattaforma “Digital Nomad GoTürkiye” dove chi fa domanda per il Certificato di Identificazione per nomade digitale deve avere un’età tra i 21 e i 55 anni e i seguenti documenti disponibili: reddito annuale di almeno 36.000 $, passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di arrivo in Turchia, diploma di istruzione superiore, contratto di lavoro (dipendente o autonomo). Le città più richieste dai nomadi digitali in Türkiye sono: Istanbul, İzmir e Muğla, oltre alla regione dell’Antalya.

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