Innovazione
Neutralità tecnologica: la via italiana espressa a Cop29 e G20
Di Virginia Caimmi
“Come per ogni COP, dipende da noi determinare se sarà un successo o un fallimento. Sappiamo che potremmo non essere noi personalmente a beneficiare dei risultati degli sforzi che stiamo facendo. Ma non è questo l’importante. Io sono una madre, e come madre niente mi gratifica di più di quando lavoro per politiche che permetteranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un posto migliore.” Con queste parole il Presidente Meloni salutava mercoledì scorso i colleghi partecipanti alla 29esima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29). Obiettivo comune, in un clima di cambiamento epocale degli equilibri geopolitici mondiali, dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. “La strada giusta è quella della neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili. Dobbiamo avere una visione globale realistica. La popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi entro il 2030 e il PIL globale raddoppierà nel prossimo decennio. Ciò aumenterà il consumo di energia, anche per il crescente fabbisogno richiesto dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie a disposizione”. Non solo dunque, ma anche rinnovabili, gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia “pulita, sicura e illimitata”. Il Premier ha ribadito l’importanza di lavorare per una nuova diplomazia energetica.
Intelligenza Artificiale, migrazioni, tassazione internazionale: temi al centro del G20
Stesso approccio ribadito in questi giorni a Rio de Janeiro dove si è appena concluso il Vertice G20. Nel corso dell’evento, Giorgia Meloni ha tenuto vari incontri bilaterali. Questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della seconda giornata, ha tenuto un punto stampa e, successivamente, ha preso parte al Side event organizzato da India, Sudafrica e Brasile (Troika del G20), ONU e Banca Mondiale su “Digital Public Infrastructure AI and Data for Governance”. A margine dei lavori, Il Presidente Meloni ha avuto un incontro con il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba e con il Primo Ministro britannico Keir Starmer. Ieri ha partecipato ai lavori della prima giornata del Vertice e ha incontrato il Principe Ereditario dell’Emirato di Abu Dhabi, Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan. L’incontro ha costituito l’occasione per fare il punto sulle relazioni bilaterali con particolare riferimento alle opportunità di investimento e alla cooperazione economica tra le due Nazioni nei settori dell’energia, delle grandi infrastrutture di connessione e dell’intelligenza artificiale. Successivamente ha incontrato il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau. I due Leader hanno espresso soddisfazione per i risultati già raggiunti in questi mesi quali lo svolgimento della prima riunione del Joint Advisory Group sull’intelligenza artificiale, l’adozione di una dichiarazione congiunta sulla cooperazione nel settore dei materiali critici e il rafforzamento della collaborazione tra le rispettive Agenzie spaziali. Il colloquio ha anche costituito un momento di confronto tra la Presidenza uscente e quella entrante del G7. In tale ambito, il Presidente Meloni, nel formulare gli auguri di buon lavoro, ha espresso l’auspicio di vedere assicurata una continuità di temi e priorità, con particolare riferimento all’attenzione riservata al Continente africano dalla Presidenza italiana. Nella stessa giornata il Premier Meloni ha incontrato il Primo Ministro indiano, Narendra Modi – con il quale ha siglato il Piano d’Azione Strategico congiunto 2025-2029, anche in campo scientifico-tecnologico – e il Presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga. Domenica 17 novembre, alla vigilia del Vertice, ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente della Repubblica Federale del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva.
“Ci sono molte cose che ci stanno a cuore, che vengono riprese nelle conclusioni, in linea con i lavori del G7: intelligenza artificiale, migrazioni, la questione della tassazione internazionale. A margine, molti gli incontri bilaterali, come avete visto, con il Presidente Lula, con il quale siamo d’accordo a lavorare su un nuovo piano d’azione per aggiornare il nostro partenariato strategico, che dovremmo firmare in occasione di una mia prossima visita.” Così il Premier Meloni oggi in un punto stampa.
Dichiarazione finale di Rio de Janeiro
“We, the Leaders of the G20, met in Rio de Janeiro on 18-19 November 2024 to address major global challenges and crises and promote strong, sustainable, balanced, and inclusive growth. We gather in the birthplace of the Sustainable Development Agenda to reaffirm our commitment to building a just world and a sustainable planet, while leaving no one behind.” Questo l’incipit della Dichiarazione finale nella quale i 20 constatano che, a soli sei anni dal raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, solo il 17% degli obiettivi SDGs sono sulla buona strada, quasi la metà mostra progressi minimi o moderati e i progressi su oltre un terzo sono in stallo o addirittura regrediti. I Paesi, si legge nella Dichiarazione – si impegnano a sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali ed emergenti per ridurre le disuguaglianze, riconoscendo che l’inclusione digitale richiede una connettività universale e significativa e che le soluzioni di governo digitale sono fondamentali per migliorare la vita delle persone, proteggendo al contempo la privacy, i dati personali, i diritti umani e le libertà fondamentali.
Il Vertice riconosce il contributo delle infrastrutture pubbliche digitali a una trasformazione digitale equa e il potere di trasformazione delle tecnologie digitali per colmare i divari esistenti e potenziare le società e gli individui. Inoltre prende atto che le piattaforme digitali hanno rimodellato l’ecosistema digitale e le interazioni online, amplificando la diffusione delle informazioni e facilitando la comunicazione all’interno e al di là dei confini geografici. La trasparenza, con le opportune salvaguardie, e la spiegabilità dei dati, degli algoritmi e della moderazione dei contenuti, nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, della privacy e della protezione dei dati, possono essere fondamentali per costruire ecosistemi informativi sani – continua il testo della Dichiarazione. Nel contesto della condivisione dei dati, i G20 riconoscono l’importanza di consentirne la libera circolazione, anche a livello transfrontaliero, rispettando i quadri giuridici nazionali e internazionali applicabili e riconoscendo il ruolo dei dati per lo sviluppo.
Il Gruppo riafferma altresì l’importanza di una cooperazione internazionale aperta, equa, diversificata e reciprocamente vantaggiosa nella ricerca e nell’innovazione che potrà essere facilitata utilizzando strumenti come l’innovazione aperta – come definita dai Ministri della Ricerca e dell’Innovazione del G20 – oltre alla scienza aperta, alle infrastrutture di ricerca, al trasferimento volontario di tecnologia e al co-sviluppo di capacità a condizioni reciprocamente concordate, allo scambio di ricercatori, scienziati e risorse, all’assistenza scientifica e tecnologica ai Paesi in via di sviluppo e al miglioramento della comunicazione scientifica. Gli stessi riconoscono inoltre la necessità di ridurre le disuguaglianze e le asimmetrie globali nell’accesso e nella produzione di scienza, tecnologia e innovazione. Oltre all’impegno per porre fine alla violenza di genere, compresa quella sessuale, e combattere la misoginia online e offline, i 20 si impegnano a sostenere catene di approvvigionamento affidabili, diversificate, sostenibili e responsabili per le transizioni energetiche, anche per i minerali e le materie prime critiche, i semiconduttori e le tecnologie.
Intelligenza artificiale quale volano di prosperità ed espansione dell’economia digitale globale
Capitolo a parte riservato all’IA. Il Vertice riconosce la necessità di un impegno congiunto per sfruttare l’IA per il bene di tutti, risolvendo le sfide in modo responsabile, inclusivo e incentrato sull’uomo, proteggendo al contempo i diritti e la sicurezza delle persone. “Per garantire lo sviluppo, la diffusione e l’utilizzo dell’IA in modo sicuro e affidabile”, – si legge nella Dichiarazione finale – “è necessario affrontare la tutela dei diritti umani, la trasparenza e la spiegabilità, l’equità, la responsabilità, la regolamentazione, la sicurezza, un’adeguata supervisione umana, l’etica, i pregiudizi, la privacy, la protezione dei dati e la governance dei dati”. I 20 riconoscono la necessità di sfruttare le opportunità dell’IA, compresa quella generativa, pur rimanendo consapevoli delle sue sfide. “Cercheremo di promuovere un approccio normativo/governativo all’IA favorevole all’innovazione, che limiti i rischi e ci consenta di trarre vantaggio da ciò che ha da offrire”. Per liberare il pieno potenziale dell’IA, condividerne equamente i benefici e mitigare i rischi, i 20 lavoreranno insieme per promuovere la cooperazione internazionale e approfondire le discussioni sulla governance internazionale dell’IA, riconoscendo, al contempo, il ruolo delle Nazioni Unite, insieme ad altri forum esistenti anche in questo campo, per favorire inoltre lo sviluppo sostenibile.
Sul fronte occupazionale, il Vertice riconosce che lo sviluppo, la diffusione e l’uso delle tecnologie emergenti, compresa l’intelligenza artificiale, possono offrire molte opportunità ai lavoratori, ma pongono anche problemi etici e rischi per i lavoratori stessi. E’ quindi necessario colmare i divari digitali – come quello di genere entro il 2030 – e dare priorità all’inclusione nel mercato del lavoro delle persone in situazioni di vulnerabilità garantendo il giusto rispetto della proprietà intellettuale, protezione dei dati, della privacy e della sicurezza. I G20 concordano sul sostegno e la promozione di un’IA responsabile per migliorare i risultati in termini di istruzione e salute e l’empowerment femminile. Al contempo riconoscono che l’alfabetizzazione e le competenze digitali sono essenziali per ottenere un’inclusione digitale significativa. In materia il Vertice attende “con ansia il proseguimento dei lavori del Gruppo di lavoro sull’economia digitale, nonché le discussioni in seno al G20 in merito a un’iniziativa/task force di alto livello sull’intelligenza artificiale e l’innovazione per sostenere questi sforzi, sotto la Presidenza sudafricana”.