Innovazione
Transizione 5.0, presentate le nuove linee guida di AssoSoftware e Deloitte per gli incentivi al software
Di Francesco Tedeschi
«A regole vigenti non possiamo prevedere una proroga perché sono delle risorse significative, stiamo parlando di 6 miliardi e 300 milioni, destinate alle imprese per la doppia transizione, ricavate all’interno del programma europeo Repower EU, e che quindi rispondono a delle regole rigide previste dalla Commissione UE», lo ha dichiarato alcuni giorni fa il Capo Segreteria tecnica del Ministro Urso Marco Calabrò, a margine di un evento organizzato da Assosoftware e Deloitte.
Ha fugato così ogni dubbio sull’eventuale proroga degli incentivi stabiliti dal nuovo Piano Transizione 5.0 – una misura che andrà ad affiancarsi al 4.0 stanziando complessivamente quasi 13 miliardi di euro –. Una misura, peraltro, che per la prima volta stanzia fondi dedicati all’immateriale transizione digitale, andando ad incentivare il cuore di questa trasformazione: i software gestionali. Tuttavia non si tratta di pratiche di facile accesso, ci sono delle condizioni: le imprese devono adottare parallelamente anche un altro software dedicato esclusivamente al miglioramento dell’efficientamento energetico.
Per questo Assosoftware ha invitato il capo segreteria ad un incontro a porte chiuse con i propri associati: aiutarli a dipanarsi tra le regole che normano gli incentivi. Non solo quelli destinati dal Piano Transizione 5.0 alle aziende dell’information technology, ma pure quelli previsti da Patent Box e Crediti in ricerca e sviluppo. A questo proposito – insieme a Deloitte – ha redatto una serie di linee guida pratiche presentate mercoledì alla presenza di Calabrò.
All’evento il presidente di AssoSoftware Pierfrancesco Angeleri ha spiegato la ratio dietro a manifestazioni simili. «Gli incentivi dedicati messi in campo dal nuovo Piano del Governo sono un importante passo in avanti nel percorso di digitalizzazione dell’Italia, perché per la prima volta riconoscono il ruolo del software come fattore abilitante alla transizione digitale e sostenibile del Paese, e in particolare delle PMI. Incentivare il software, significa incentivare la trasformazione digitale di queste imprese che compongono la reale spina dorsale del sistema produttivo e, invece, oggi faticano a muoversi in un mercato sempre più competitivo».