Innovazione
Metaverso lontano. Chi lavora per renderlo indipendente dai colossi
Di Redazione
Di Metaverso si continua a parlare tanto. Eppure i suoi contorni e i pronostici in merito sono assolutamente vaghi. Le tempistiche stimate, circa 10 anni. Ma dove sarà accessibile e come? Gli addetti ai lavori concordano che non potrà essere la riproposizione di internet, un luogo troppo associato all’idea di conversione economica dell’utenza. Tutto molto ambizioso.
Ma in realtà, una delle critiche che si fanno, è che non sarebbe nulla di nuovo. Dato che sostanzialmente esiste già un’esperienza simile nel mondo dei videogiochi. Esperimenti di Metaverso indipendente dai grandi player come Facebook o Microsoft ci sono. E hanno a che fare con la blockchain di Ethereum.
Decentraland è un mondo che esiste sulla blockchain di Ethereum, la criptovaluta, ed è controllato da singoli giocatori che possono votare per cambiare le politiche che determinano come si comporta il mondo. Al momento, però, Decentraland è più un esperimento di democrazia che un universo decentralizzato. Il suo ecosistema è molto, molto limitato e limitante. In Decentraland, avatar “immobili” e altri oggetti digitali non si trasferiscono ad altre piattaforme. E questo è il punto dirimente: dovrebbe essere possibile prendere in custodia gli elementi in-app e utilizzarli al di fuori delle loro piattaforme native. L’impossibilità di scambiare oggetti liberamente e usarli in più giochi o piattaforme è qualcosa su cui Decentraland dovrà lavorare se vorrà davvero essere la porta d’ingresso del Metaverso.
Gli sviluppatori vogliono lavorare sull’interoperabilità delle reti eterogenee: un esempio che va nella giusta direzione? Ready Player Me. Si tratta di un progetto multipiattaforma per il Metaverso che consente agli utenti di creare avatar 3D di se stessi. E funziona su oltre 2.000 app e giochi compatibili. Qualsiasi sviluppatore può integrare Ready Player Me nelle proprie app. Innovazioni multipiattaforma come queste aiuteranno a far materializzare il Metaverso molto più rapidamente.
In un contesto di crescente sfiducia nelle grandi tecnologie e di richiesta di maggiore privacy, il Metaverso dovrà assolutamente distinguersi da ciò che oggi conosciamo come Internet. In primis differenziando il concetto di realtà virtuale.