Innovazione
Riparte l’Italian Tech Academy, sempre più alla ricerca dei manager del futuro
Di Daniele Bernardi
Dopo il successo dell’anno scorso, si riparte con due nuovi Master dell’Italian Tech Academy. Iscrizioni aperte ma attenzione a non far tardi, i posti sono limitati.
Italian Tech Academy è un progetto di Talent Garden e Italian Tech, la prima una piattaforma di apprendimento delle competenze digitali, il secondo un hub dell’innovazione di proprietà del Gruppo GEDI, con la partecipazione anche di Repubblica e La Stampa. Le due imprese hanno messo insieme il loro know-how per creare una scuola di formazione sui temi del digitale e dell’editoria. Alla guida dell’impresa c’è Riccardo Luna, già firma di Repubblica, primo direttore di Wired Italia e direttore AGI dal 2016 al 2019. Nelle sue numerose esperienze Luna si è sempre occupato di temi legati all’innovazione tecnologica e ad internet.
Ad affiancare il direttore c’è poi un corpo docente d’eccezione, per buona parte proveniente dalle file di GEDI, ma che in generale va da giornalisti di rinomata esperienza come Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia, ad Alessandro Tommasi, giovane startupper alla guida di Will, pagina social di informazione che conta su Instagram più di un milione e mezzo di seguaci.
A partire dal prossimo mese si terranno i master di Business Innovation e Content Strategy. Il primo comincerà il 4 marzo, un corso “pensato per tutti coloro che vogliono padroneggiare i fondamentali della Digital Transformation così da poterli applicare in autonomia nei rispettivi business e aree di competenza”. Lo scopo del corso è quello di dotare gli studenti di digital skills nel contesto economico e insegnarli a supportare le aziende nel processo di trasformazione digitale – la già citata transiziuone verso un’Impresa 4.0.
Dal design all’analisi dei dati – ovviamente tutto in pillole – agli allievi di it Academy verrà insegnato a utilizzare i pilastri della rivoluzione digitale per avvantaggiare la propria azienda attraverso modelli di business moderni e innovativi.
Il secondo corso è appunto quello sulla Content Strategy. Per capire meglio di cosa si tratta, ci viene incontro proprio l’Italian Tech Academy: “Che cos’è una strategia di contenuti? È una forma di comunicazione incentrata sulla creazione, la pubblicazione e la distribuzione di contenuti per un pubblico mirato online. Non si tratta solo di un nuovo tipo di comunicazione, ma del modo in cui si fa del buon marketing nel mondo di oggi”.
Pensato soprattutto per professionisti del settore mediatico e della comunicazione, il corso si propone di insegnare ai suoi studenti le basi per una strategia efficace nello sviluppo di contenuti per il web e i social media.
Al termine del corso diventerai “Un professionista in grado di costruire strategie integrate di Content Marketing attraverso la combinazione di canali, strumenti e analisi dei dati per orientare le decisioni e avere un impatto reale nel medio-lungo periodo.” Parola di it Academy.
Italian Tech Academy è solo l’ultimo esempio di una serie di innovazioni che si sono susseguite nel sistema dell’istruzione e della formazione scolastica per dotare i cittadini – e i manager – del futuro di quelle digital skills necessarie a gestire il cambiamento che avanza senza farsi trovare impreparati.
Uno degli esempi più virtuosi nel nostro paese è quello della 24 Ore Business School. L’istituto legato al quotidiano de Il Sole 24 Ore è infatti uno degli hub più avanzati nell’apprendimento di conoscenze digitali in ambito economico. Nell’offerta formativa è possibile trovare Master sulla Fintech, Digital Communication and Social Media Management, Data Driven Marketing, ma la stessa Content Creation che va dai media tradizionali come radio e tv alle nuove forme di intrattenimento e informazione – e anche di infotainment – di podcast e piattaforme social. Viene offerto perfino un corso intensivo in eSports.
Spesso sono poi le stesse imprese del mondo Tech ad offrirsi come insegnanti per studenti universitari o giovani professionisti interessati ad approfondire il mondo digital and innovation. Google, ad esempio, ha da tempo aperto la Google Digital Training, una scuola con corsi interamente gratuiti pensati per insegnare ai professionisti come aprire la propria pagina web sul motore di ricerca o comparire sulla navigazione di Google Maps. Dall’advertising online ai rudimenti della programmazione.
Analogamente all’azienda di Mountain View, anche Cisco – famosa ai più per le sue piattaforme di videocall e coworking – ha di recente inaugurato la propria Academy, per l’esattezza la Cisco Networking Academy. Cybersecurity, Internet of Things e programmazione in Linux sono solo alcuni dei corsi offerti.
Ora, fin qui potrà sembrare che molti di questi corsi si riferiscano a professionisti dell’IT, tecnici informatici e persone del settore ma non è così. Il cambiamento è esattamente nella tendenza di aprire queste che per molto tempo sono state conoscenze limitate a pochi al più ampio pubblico possibile, in particolare ai manager di piccole e medie imprese. L’idea alla base è che oggigiorno molte di queste conoscenze non possano più definirsi un plus, bensì una dote necessaria affinché si effettui quella transizione digitale di cui tanto si vagheggia.
Ai più non sarà comunque sfuggito che tutti questi corsi sono offerti da istituti privati, a volte perfino aziende. Nessuno nega l’esistenza di esempi virtuosi nel pubblico, ma la realtà è che nel nostro paese effettivamente l’istruzione statale stenta ancora ad elaborare piani di studio integrati con le moderne necessità delle aziende. Un treno che, purtroppo, rischiamo di perdere definitivamente.