Innovazione
L’Intelligenza artificiale può salvare il Pianeta?
Di Daniele Bernardi
È stata da poco lanciata Ai for The Planet, un’alleanza creata da Startup Inside che vede collaborare insieme quattro grandi organizzazioni internazionali: la Fondazione IA per il Bene, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, l’UNESCO e l’Ufficio Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione delle Nazioni Unite.
Lo scopo è quello di promuovere l’innovazione nel contrasto alla crisi climatica, in particolare l’utilizzo di intelligenze artificiali, agire come una piattaforma globale, identificare e testare le soluzioni più promettenti nella mitigazione dei cambiamenti climatici, garantire un impatto su scala e facilitare lo sviluppo di networks tra i vari team, gli investitori e gli esperti. Sebbene l’iniziativa raccolga per lo più privati e organizzazioni internazionali, la chiamata è aperta anche a tutti quei partiti politici che dovessero mostrarsi interessati.
Per IA, viene precisato nel report, si intende l’uso sofisticato dell’analisi dei dati come di algoritmi di machine Learning e ingegneria dei dati. Secondo un sondaggio condotto dal BCG, una delle aziende promotrici dell’iniziativa, l’87% dei dirigenti che lavorano nella lotta al cambiamento climatico ritiene l’intelligenza artificiale uno strumento particolarmente utile e il 43% di essi si ritiene interessato ad introdurre l’uso di queste tecnologie per facilitare il raggiungimento degli obiettivi, soprattutto nei settori della produzione industriale, nel pubblico e nell’automotive.
Attualmente l’impiego di intelligenze artificiali per contrastare i cambiamenti climatici è molto diffuso in alcune aree del mondo, alcuni esempi in tal senso possono essere Climate TRACE, BCG’s CO2 AI Platform, Pachama o Blue Sky Analytics. Ma in generale il settore necessita ancora di ingenti investimenti e capitali nonché il supporto di una classe politica realmente cosciente del problema.
In particolare, per quanto riguarda il cosiddetto “Sud del mondo”, questi territori sono maggiormente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici nonostante storicamente non siano responsabili di molte emissioni di CO2. Non solo sono i maggiormente colpiti, ma sono anche quelli meno preparati e meno in grado di adattarsi. L’80% dei sistemi di IA per uno sviluppo sostenibile si trova infatti nel “Nord del mondo” e questi sistemi, concepiti secondo la logica di quei paesi, non sempre si possono applicare in altri stati. È necessario quindi un approccio che tenga conto di tutte le diverse realtà e trovare soluzioni in grado di adattarsi ad ogni specifico paese.
Operativamente, sono tre le aree di ingaggio o di applicazione delle intelligenze artificiali: la mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso una riduzione delle emissioni anche del 5-10% e perfino tecnologie di rimozione della CO2 che la immagazzinano nel suolo o la riutilizzano nelle industrie, l’adattamento agli effetti di lungo periodo o ad eventi estremi, la protezione delle popolazioni attualmente più minacciate dai cambiamenti climatici, la prevenzione della biodiversità e svariate altre applicazioni nella nostra vita di tutti i giorni (investire nella ricerca, incoraggiare una finanza più sostenibile, istruire i ragazzi sui reali effetti del riscaldamento globale…). Per ognuna di queste aree, ci sono cinque obiettivi chiave che vanno conseguiti: unificare i dati complessi sulle emissioni, sull’impatto climatico e sulle proiezioni future, rafforzare la pianificazione e il decision making, ottimizzare i processi, supportare gli ecosistemi collaborativi e incoraggiare quelle pratiche sostenibili già esistenti.
I criteri per un’Intelligenza Artificiale di successo? A spiegarlo è Vivienne Ming, cofondatore e capo esecutivo di Socos Labs: «Per essere veramente user-friendly, un nuovo strumento di IA deve risolvere un problema tangibile e immediato per l’utente. Anche se gli strumenti hanno un chiaro valore teorico, i più efficaci aiuteranno le parti interessate ad agire su un problema che controllano direttamente». BCG offre l’esempio delle app del meteo, le quali, fruibili comodamente da telefono, ti permettono di controllare che tempo farà e prendere eventualmente le dovute precauzioni, dunque sono accessibili ed offrono benefici tangibili. Purtroppo, attualmente, non sono molte le IA che offrono un accesso facile e che non necessita di una conoscenza tecnica.
Il report in generale va ad interessare i Sustainable Development Goals 13 e 17 delle Nazioni Unite, ovvero l’azione climatica e le partnership per raggiungere gli obiettivi. Ma ovviamente sono tanti gli obiettivi parzialmente toccati dal piano: le città sostenibili, la produzione e il consumo responsabili e la tutela del territorio, solo per citarne alcuni.