Innovazione

Leonardo, crescono i ricavi e vanno avanti le trattative sui satelliti con Thales e Airbus

24
Febbraio 2025
Di Ilaria Donatio

Leonardo gioca sempre più un ruolo di player di riferimento nello scenario globale dell’industria dell’Aerospazio Difesa e Sicurezza, e aumenta ricavi e margini di profitto grazie a elicotteri e difesa.  

I numeri
L’azienda ha chiuso il 2024 con un fatturato di 17,8 miliardi (+11,1%) e un risultato operativo di oltre 1,5 miliardi (+12,9%), sostenuto anche dal piano di risparmi attuato. 
Gli ordini hanno raggiunto i 20,9 miliardi (+16,8%), mentre il portafoglio delle commesse ha superato la soglia dei 44 miliardi, sufficiente a coprire due anni e mezzo di produzione. In calo del 22%, invece, l’indebitamento che, nonostante il raddoppio del dividendo, si attesta ora a circa 1,8 miliardi. 

Consegnati, sempre durante il 2024, 191 nuovi elicotteri: in salita anche i risultati della divisione elettronica per la difesa e sicurezza, i cui ordini sono cresciuti del 13,7% grazie alla domanda da parte di clienti europei e statunitensi, nonché grazie all’apporto del consorzio dei missili Mbda

Sull’innovazione, del resto, Leonardo ha investito quasi 2,5 miliardi nel 2024, somma pari al 14% dei ricavi, incrementando la potenza di calcolo e la capacità di archiviazione pro-capite rispettivamente del 12% e del 48,9%.

Il gruppo dimostra così “una capacità crescente di catalizzazione di nuove alleanze e di presenza nei programmi di rilevanza strategica a livello globale”. Così, il ceo Roberto Cingolani.

La strategia
Sulla scorta di questi numeri, l’11 marzo Cingolani presenterà al mercato l’aggiornamento del piano industriale. Gli analisti si attendono indicazioni riguardo all’evoluzione delle trattative sui satelliti con Thales e Airbus, nonché riguardo al ruolo che Leonardo intende svolgere nel nuovo scenario della difesa europea, stretta fra le pressioni di Russia e Stati Uniti. Dall’inizio della guerra in Ucraina il gruppo ha quintuplicato il suo valore di Borsa, oltrepassando il traguardo dei 20 miliardi di capitalizzazione. 

Le trattative 
Per ora, sulle trattative per unire le attività satellitari, dice di più il ceo di Airbus, Guillaume Faury che ribadisce di “accelerare il consolidamento del business: vogliamo che Airbus abbia una quota in un’azienda grande”, ricordando che vanno avanti i negoziati “non vincolanti” con Leonardo e Thales.

“Siamo in una situazione in cui alcuni operatori Usa stanno sconvolgendo l’ecosistema e stanno facendo scala sulle nuove tecnologie» ha detto il ceo, parlando di SpaceX di Elon Musk senza però citarlo. “Eppure in Europa noi, ma anche Thales Alenia Space e Telespazio (joint venture tra Leonardo e Thales) hanno le tecnologie, in certi casi anche migliori. Ma bisogna essere più competitivi in questo nuovo contesto”. 

L’idea di una joint venture
Faury sostiene che l’esito positivo delle trattative “può il modello di Mbda (la joint venture tra Airbus, Leonardo e Bae nel settore missilistico) dove abbiamo una partecipazione significativa assieme ad altri in una attività che può prosperare, crescere e può investire con successo in una scala globale”. “Al momento ragioniamo su diversi scenari assieme a Leonardo e Thales – prosegue il ceo di Airbus – e quindi non possiamo ancora dire nulla su come sarà l’eventuale alleanza nel settore spaziale”.