Innovazione
L’agricoltura di precisione si prende il mercato. L’Italia al lavoro
Di Giampiero Cinelli
La transizione green corre insieme a nuove sfide nell’innovazione tecnologica anche in campo agroalimentare. In cui si parla sempre di più dell’irrigazione di precisione. Secondo una ricerca di Mordor Intelligence, il mercato dei sistemi di irrigazione di precisione applicati in agricoltura avrà in borsa un tasso di crescita composto dell’8,6% nei prossimi cinque anni. A trainare il mercato gli Usa, ma presto anche l’Asia darà un contributo fondamentale. Siccome queste tecnologie soddisfano le esigenze di sprecare meno acqua rispondendo ala sempre più alta domanda di cibo.
Il mercato dei sistemi d’irrigazione di precisione non ha risentito molto della pandemia e assume un ruolo chiave per ottimizzare la rendita delle colture, in vista di un’ulteriore criticità data dal cambiamento climatico, ovvero la scarsità d’acqua. Lo studio su queste nuove tecnologie si è intensificato nel 2017 e nei paesi più industrializzati, come ad esempio il Canada, gli investitori sono disposti a concedere prestiti a basso costo per lo sviluppo delle possibilità. Nelle serre questo tipo di irrigazione è molto importante. Permettendo di contrastare lo spreco d’acqua con apparecchi a spruzzo o a goccia. A giovarne parecchio il cliente finale, quello che comunemente consuma verdura per uso domestico. L’irrigazione automatica a goccia è essenziale per controllare l’umidità del suolo, soprattutto nel caso degli ortaggi, che sono il cibo più prodotto in serra. L’automazione totale dei sistemi di irrigazione a goccia fornisce un metodo semplice e meticoloso per controllare l’umidità del suolo e dosare l’acqua. Inoltre, si prevede che questi sistemi aumenteranno i profitti. Paesi come il Messico, infatti, sono già ampiamente specializzati. Anche in Europa la scarsità d’acqua è un problema importante. Ecco perché in Svezia il mercato dell’irrigazione di precisione ora genera più valore, dai 22 milioni del 2017 ai 27 del 2022, ma prima della pandemia era arrivato anche a 31. I costi dei produttori diminuiranno con maggiori guadagni, anche se potrebbe risentirne l’impiego di manodopera.
IN ITALIA
Il nostro paese ha investito 650 milioni per l’irrigazione di precisione secondo le ultime stime di Coldiretti. Per 500.000 ettari, pari al 3-4% della superficie totale. C’è ancora molto da fare e serve espandere la banda larga, ancora insufficiente nelle aree montane (quasi una famiglia su tre che vive in campagna non dispone infatti di una connessione adeguata) per permettere agli apparecchi automatici di funzionare tramite le app, ma il potenziale è molto alto. Si tratta di droni, robot con gps, ma anche centraline di monitoraggio o trappole con fotocamera integrata per gli insetti. L’apporto delle competenze dei giovani allo sviluppo è ovviamente un’arma in più, consci del fatto che la forza del made in Italy, soprattutto tra i consumatori interni, è un pilastro da sempre solido.