Innovazione
Italian Tech Week, Altman in dialogo con Elkann. Partnership strategica tra Gedi e OpenAi
Di Ilaria Donatio
Entrambi guidano realtà ad alto tasso di innovazione, entrambi sono imprenditori e dirigenti d’azienda che si muovono in contesti diversi ma ugualmente complessi.
Si tratta di Sam Altman, cofondatore e Ceo di OpenAi, la società che ha sviluppato ChatGpt, e John Elkann, Ceo di Exor che stamane si sono confrontati in un dibattito, nell’ambito dell’Italian Tech Week, alle Ogr di Torino. I due proprio oggi hanno annunciato una partnership strategica tra Gedi e OpenAi.
Altman: nessuna ristrutturazione
“In OpenAi siamo abituati a cambiamenti repentini, ma le ultime 24 ore sono state ricche di eventi”. Inizia con una battuta, Sam Altman facendo riferimento all’uscita della chief technology officer Mira Murati e al capo della ricerca Bob McGrew. Murati, 35 anni, ha guidato gli sforzi dell’azienda per costruire ChatGPT come prodotto autonomo, basandosi sulle innovazioni tecniche realizzate con Gpt, il grande modello linguistico che lo sostiene. Altman ha precisato che le recenti uscite non sono legate a una ristrutturazione. “Ho visto alcune cose secondo cui sarebbero legate a una ristrutturazione – ha spiegato – ma non è assolutamente vero”, precisando che “semplicemente ci sono persone che sono pronte per un nuovo capitolo della loro vita”.
Il rimpasto ai vertici della startup dell’intelligenza artificiale controllata da Microsoft, ha riguardato molti profili di alto profilo quest’anno, tra cui i fondatori John Schulman e Ilya Sutskever. Il primo è entrato a far parte della rivale Anthropic, mentre Sutskever ha lanciato una sua impresa volta a costruire modelli di intelligenza artificiale “sicuri”. Degli 11 fondatori di OpenAi ne restano solo due.
Le indiscrezioni smentite da Altman
Le indiscrezioni riguardano una possibile ristrutturazione, che porterebbe la società, attualmente una no profit, a diventare a tutti gli effetti una società a scopo di lucro, con Altman pronto a ottenere il 7% delle quote.
“Da quasi un anno il nostro board è indipendente e pensiamo che questo ci serva per arrivare alla prossima fase. Penso si tratti solo del fatto che le persone sono pronte per nuovi capitoli della loro vita e per una nuova generazione di leader”, ha detto Altman. Rivolgendosi a Elkann ha sottolineato che “anche tu hai affrontato molti cambiamenti e ho sempre ammirato il tuo modo di gestirli, quindi mi piacerebbe ricevere qualche consiglio”, ha detto Altman.
Elkann: importante capire cosa è davvero importante
“Nella mia esperienza quando ci si trova in momenti di cambiamento, e anche l’ultimo anno è stato pieno di nuove sfide, penso che sia davvero importante capire quale sia il ‘core’, il cuore, delle cose, e quali sono le cose davvero importanti”. A parlare è John Elkann che ha sottolineato quanto “l’ultimo anno” sia “durato come un decennio” ma, allo stesso tempo, di non aver “mai imparato così tanto: non mi è mai stato così chiaro e non sono mai stato così convinto di quanto sia importante rimanere saldi in un’azienda, in particolare se si ha un ruolo di leadership, perché alla fine bisogna tenere la barra dritta sulla direzione dell’azienda”, ha detto Elkann. Prendendo l’esempio di una battaglia che si è combattuta a Torino nel 1747 ed è stata vinta proprio dal fatto che i soldati sono rimasti fermi e non hanno abbandonato le proprie posizioni, Elkann ha sottolineato che “è davvero importante in certi momenti non allontanarsi dalle proprie convinzioni, non andare verso i problemi”.
Non solo. Elkann ha raccontato di conoscere “Sam Altman da molti anni, da quando l’intelligenza artificiale era solo oggetto di conversazioni concettuali” e di essere “davvero felice che ci rivediamo qui alla Italian Tech Week e che da quelle conversazioni si siano sviluppate molte cose. Una delle cose che già all’epoca era importante, almeno per me, era fare in modo che potessimo cercare di stimolare maggiormente in Italia il tasso di innovazione che c’era nella Silicon Valley. Quello che penso sia sempre stato formativo per me è vedere l’ampiezza degli interessi che avete”, ha detto Elkann ad Altman.
Altman: Ferrari combinazione di ingegneria, design, passione
“Ieri siamo stati alla Ferrari e abbiamo visto cosa stanno facendo gli strumenti legati all’intelligenza artificiale. Penso che sia stata superata la fase della curiosità e che si stia generando valore. E proprio su questo noi cerchiamo di lavorare, vogliamo creare i prodotti migliori, ma poi spetta a chi li usa fare in modo che creino valore: Ferrari è un’azienda iconica che ha un legame con i suoi fan in tutto il mondo che non si vede in molti altri posti. Sono rimasto davvero colpito, non potrei immaginare quell’azienda e quel modo di lavorare in nessun altro posto se non in Italia. Ho visto una combinazione di ingegneria, design, passione e storia dell’automobile”, ha detto Altman.
La partnership strategica
Proprio oggi, la media company italiana GEDI e OpenAI, azienda di ricerca e applicazione dell’intelligenza artificiale che realizza ChatGPT, hanno annunciato una partnership strategica per rendere accessibili agli utenti di ChatGPT i contenuti in lingua italiana provenienti dalle autorevoli testate del Gruppo GEDI.
Con questa partnership, gli utenti di ChatGPT avranno accesso a citazioni, contenuti e link alle pubblicazioni di GEDI, tra cui La Repubblica e La Stampa. La collaborazione permetterà di migliorare la rilevanza e l’accesso ai prodotti di OpenAI, inclusi ChatGPT e il prototipo SearchGPT, per gli utenti in Italia. La partnership offre inoltre a entrambe le società nuove opportunità per ulteriori collaborazioni su funzionalità e prodotti basati sull’AI, migliorando il modo in cui i lettori accedono e interagiscono con le notizie in Italia.
Se per John Elkann, Presidente di GEDI, “la partnership siglata con OpenAI fa parte del percorso di trasformazione digitale di GEDI e riconosce il suo ruolo di leadership nella produzione di contenuti di alta qualità all’interno del panorama editoriale italiano. Sam Altman, AD di OpenAI ha dichiarato: “È importante collaborare con gli editori di tutto il mondo affinché tutti possano avere accesso a informazioni accurate e affidabili nella propria lingua. Questa partnership riconosce l’alta qualità del giornalismo di GEDI e migliora l’esperienza di ChatGPT per milioni di persone in Italia e nel mondo”.