Innovazione
Esports, un paper per lo sviluppo del settore in mano ai politici
Di Giampiero Cinelli
I videogiochi sportivi vanno presi sul serio. E la politica apre le porte, ospitando a Montecitorio la presentazione del White Paper degli Esports e del Gaming in Italia. Un programma in dieci punti (qui il testo completo) per consentire lo sviluppo del settore Esports. Il documento è stato scritto dall’Osservatorio Italiano Esports con il contributo di oltre 70 operatori del settore. Dalle norme per riconoscere il lavoro dei giocatori professionisti e il loro inquadramento fiscale, alla regolamentazione di tornei e competizioni, passando per i temi dell’inclusione femminile fino al sostegno degli sviluppatori di videogiochi, intesi come forma d’arte. Il documento avanza anche proposte volte alla risoluzione di specifiche criticità del settore, che sono state esposte ai politici presenti nella sala conferenze.
Il White Paper analizza sette aree di intervento strategico: Regolamentazione, Professioni Esportive, Industria Esports, Inclusività e Sostenibilità, Promozione della cultura del gaming, Nuove Tecnologie e Sostegno agli Sviluppatori di Videogiochi.
Luigi Caputo, founder e Ceo dell’Osservatorio Italiano Esports, ha detto che questo White Paper rappresenta una collaborazione senza precedenti tra più di 70 operatori del settore, che per la prima volta hanno unito le forze con l’obiettivo di affrontare le sfide fondamentali dell’industria degli Esports in Italia. Le oltre 300 pagine di analisi e proposte, hanno raccolto esperienze e sensibilità da ogni tipologia di operatore del mercato Esports. Dalla sintesi delle varie posizioni, è scaturito un programma di proposte in dieci punti da parte degli operatori del settore.
La richiesta di attenzione su questo settore non arriva per caso e non può considerarsi trascurabile. Perché il mercato del gaming oggi è in costante ascesa e sembra resistere a ogni crisi globale. Vale 336 miliardi di dollari, con stime di crescita del +9,2% a valore, ossia 522 miliardi di dollari entro il 2027. Chi reputava il tutto frutto della bolla del periodo Covid si sbagliava, perché i numeri hanno continuato a incrementare nel complesso della dimensione Pc, console e dispositivi mobili.
Come evidenziano studi di settore, cresce anche il numero dei giocatori, che andrà dagli odierni 3,2 miliardi a circa 3,6 miliardi entro il 2025, attivi prevalentemente su mobile. Il 50% del mercato globale dei videogiochi interesserà le piattaforme mobili, principalmente gli smartphone, con una forte concentrazione in Asia.